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IL Coordinamento Politico
Esimio Signore On. Mario OLIVERIO Presidente della Giunta Provinciale di C O S E N Z A
Carissimo Presidente,
si prospettano tempi molto difficili per la nostra Provincia e tutti noi abbiamo l’inderogabile dovere di intervenire, ciascuno secondo il suo ruolo, affinchè i paventati provvedimenti di soppressione degli Enti periferici dello Stato siano scongiurati o, almeno, limitati per evitare conseguenze negative per i nostri Concittadini e per i Lavoratori in essi occupati.
Mi riferisco, in modo particolare, alla soppressione della Sede provinciale della Banca d’Italia e della Direzione provinciale del Tesoro.
Infatti questi provvedimenti già, in itinere, penalizzerebbero gravemente i nostri Concittadini per l’impossibilità di usufruire di importanti servizi fondamentali ed aumenterebbero le loro difficoltà poiché questi Uffici periferici sarebbero spostati nel capoluogo di Regione, con le ben note e gravose difficoltà sia logistiche che operative che tutti noi, quotidianamente, sperimentiamo in altri settori della burocrazia.
I numerosi dipendenti interessati, inoltre, sarebbero costretti a scegliere o il pensionamento anticipato o il trasferimento in altre sedi, con inevitabili disagi per le loro famiglie, fortemente radicate, da anni, nel territorio.
Anche le sedi dove sono ubicati questi Uffici, in genere palazzi di pregio nei centri cittadini, dovrebbero essere vendute o dismesse.
Con la soppressione della Direzione Provinciale del Tesoro molti cittadini potrebbero essere privati dei servizi al momento forniti, in loco, da tale Ufficio, tra i quali (in via meramente esemplificativa): la gestione delle pensioni di guerra e tabellari per pensionati, vedove, orfani inabili ed assimilati; la gestione delle partite stipendiali dei dipendenti statali; l'assistenza fiscale gratuita ai medesimi dipendenti; attività ancora facenti capo alla Commissione Medica di Verifica del Ministero dell'economia (tra le quali, visite sui pensionati e sugli orfani di guerra - inoltre, per il personale dipendente da pubbliche amministrazioni, visite finalizzate al riconoscimento della causa di servizio e del relativo equo indennizzo, della pensione privilegiata ordinaria nonché della pensione di inabilità di cui all'articolo 2, comma 12, della legge n. 335 del 1995 - visite sul personale docente della scuola ai sensi dell'articolo 35 della legge n. 289 del 2002).
La soppressione della sede provinciale della Banca d’Italia, inoltre, sarebbe causa di enormi disagi, sia per l’impossibilità di usufruire dei servizi di Tesoreria e di quelli prettamente bancari che per l’aumento dei pericoli legati all’approvvigionamento ed al trasferimento di denaro da utilizzare da parte delle banche e degli uffici postali.
Non è possibile che in nome di un presunto risparmio economico si possano sguarnire le Istituzioni territoriali che, da decenni, rappresentano un punto di riferimento stabile e sicuro, anche democratico, per le popolazioni e che la presenza dello Stato si affievolisca, inoltre, con l’adozione di altri provvedimenti di ridimensionamento o di soppressione di altri Enti, contenuti nel Documento di programmazione economica e finanziaria.
Sembra che la pressione esercitata sul Governo, soprattutto dai Presidenti delle Province del Nord, stia limitando i danni di questi provvedimenti drastici ed impopolari e stia salvando qualche Ufficio provinciale: perché Tu, che rappresenti così degnamente la nostra Provincia, insieme ai Deputati ed ai Senatori cosentini di tutti gli schieramenti politici, non fate sentire forte la voce del nostro territorio, esponendo la difficile situazione, anche orografica, di una provincia popolosa, grande quanto tutta la Liguria, e le difficoltà che i Cittadini incontrerebbero per usufruire di servizi essenziali e fondamentali, in un’ area povera nella quale la popolazione anziana è in aumento?
Certo del Tuo interessamento e del Tuo impegno, Ti saluto cordialmente.
Gianni DONATO.
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