Arte, storia, cultura, tradizioni, informazione della città di
Castrovillari e del comprensorio
| IL PROF. GIANNI DONATO, ESPONENTE DEL PD CASTROVILLARESE, IN UNA MISSIVA SI RIVOLGE AI VERTICI DELLA COMUNITA' MONTANA ITALO ALBANESE DEL POLLINO | et at: 12/08/2008 |
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COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO POLITICO DI CASTROVILLARI INDIRIZZATO A PIETRO ARMENTANO PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA COMUNITÀ MONTANA ED A SALVATORE PANDOLFI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELLA COMUNITÀ MONTANA Carissimo Presidente in questi giorni di ferie, irti di gravissime difficoltà economiche per i nostri Concittadini, sembra che Infatti, oltre al tipico sonnecchiare delle estive calure, notiamo che le Istituzioni locali sono pervase soltanto da un’eccessiva ed inutile vena polemica che serve a riempire le pagine dei nostri quotidiani, agitando alcune problematiche serie e reali ma, in clima di Olimpiadi, avvolgendole in un alone particolare che ricorda tanto la scherma, ed il fioretto in modo particolare. Speriamo che il ritorno alla normale attività, dopo le vacanze, non porti amare sorprese ai nostri Concittadini, considerate le premesse di una manovra economica nazionale, approvata in un battibaleno, nelle pieghe della quale sussistono provvedimenti, alcuni ancora ben mimetizzati, dolorosamente “rivoluzionari” per la vita sociale ed economica. La scure di Bossi, Tremonti e Berlusconi sembrerebbe voler colpire, tra l’altro, soprattutto i comuni al di sotto dei cinquemila abitanti: si parla già di soppressioni e di accorpamenti di scuole; di chiusure di uffici postali e di caserme dei Carabinieri; di eliminazioni dei municipi e di fusioni intercomunali. Se tutto ciò venisse attuato l’Italia dei comuni subirebbe uno stravolgimento epocale e, soprattutto, la nostra zona vedrebbe sconvolta la sua Storia, le sue tradizioni, cancellate o ridimensionate le sue Comunità, alcune delle quali appartenenti ad antiche e gloriose etnie. Si pensi, inoltre, ai disagi delle famiglie costrette ad assolvere l’obbligo scolastico per i propri figli, anche in tenera età, in località distanti dal luogo di residenza; ai problemi di trasporto degli alunni già, attualmente,deficitari; a quelli degli anziani per il pagamento delle pensioni; all’ordine ed alla sicurezza pubblica; alle difficoltà nell’erogazione dei servizi essenziali, necessari per lo svolgimento delle normali attività dei cittadini. Una volta si diceva che le scuole, l’ufficio postale, la caserma dei Carabinieri, anche nei centri più piccoli e sperduti, rappresentavano la presenza dello Stato ed il presidio della democrazia e della libertà: oggi questo assioma, in un’epoca nella quale i rappresentanti del Popolo non vengono più eletti ma “nominati” direttamente dai Partiti in virtù di una riforma elettorale nefasta, non ha alcun valore ed il centralismo statale, al di là delle strombazzature sul federalismo fiscale, sta prendendo il sopravvento sulla struttura regionalistica del nostro Paese, sancita dalla Costituzione! Pertanto, anche per ribadire il ruolo fondamentale di Istituzione di programmazione e di coordinamento intercomunale della Comunità montana, anch’esso messo in discussione dall’attuale Governo nazionale di Destra, Ti prego, innanzitutto, di farTi carico di promuovere un forte movimento di opposizione e di contrasto a queste norme liberticide enunciate nel documento di programmazione economica che dovrebbero trovare, come annunciato dallo stesso Presidente del Consiglio, definitivo accoglimento nella “blindata” legge finanziaria del mese di settembre. Inoltre sarebbe opportuno, insieme ai Sindaci della Comunità montana, predisporre idonee iniziative tendenti a limitare al massimo le conseguenze negative di questo sciagurato disegno politico, in previsione della sua malaugurata attuazione. Si potrebbero ipotizzare, anche con l’ausilio delle Istituzioni provinciali e regionali, soluzioni non penalizzanti per quanto riguarda la razionalizzazione della rete scolastica; l’ammodernamento e lo sviluppo del trasporto urbano ed interurbano; l’adeguamento del sistema viario e delle comunicazioni, in generale; l’incremento dei servizi e delle strutture essenziali; il rafforzamento degli organismi di sicurezza e di ordine pubblico; la soluzione ottimale per i sistemi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E’ indispensabile, pertanto, riprendere l’iniziativa politica per ridare smalto alle Istituzioni che, purtroppo, agli occhi della gente appaiono come fortezze inespugnabili, alcune delle quali inutili, in cui si trincerano governanti, ben remunerati, impegnati in strategie di piccolo cabotaggio, lontani dalle esigenze del popolo, dimentichi del ruolo di rappresentanza democratica ed incapaci di elaborare idonee politiche di progresso e di sviluppo. In quest’ottica anche i Partiti, che sono ormai diventate “scatole vuote”, riacquisteranno il ruolo di strumenti di partecipazione, di elaborazione, di indirizzo, di controllo democratico, di stimolo, di supporto, di catalizzatori di suffragi e di consensi. Sperando che questo mio appello venga accolto, colgo l’occasione per salutarTi fraternamente. Gianni DONATO.
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