Castrovillari, ospedale civile - Quarto sit-in di protesta: con un solo anestesista difficile anche operare per un' appendicectomia et  at:  13/07/2023  

Castrovillari, ospedale civile - Quarto sit-in di protesta: con un solo anestesista difficile anche operare per un' appendicectomia - Quarto sit-in quello previsto domani 14 luglio a partire dalle ore 10 davanti all' ospedale di Castrovillari. Una struttura che negli anni ha perso e continua a perdere pezzi sempre piu' importanti  e, questo nonostante i nuovi progetti fiocchino anche con ritocchi consistenti rispetto alla spesa prevista. Ad esempio per il nuovo ospedale della sibaritide del quale al momento risultano completate le opere strutturali, tenendo conto dei vari adeguamenti occorsi negli anni ( il progetto è del 2014 ), per poter essere consegnato, secondo la relazione del dirigente del settore edilizio della Regione Calabria, Ing. Pasquale Gidaro, redatta nel mese di aprile scorso, sono necessari altri 42 milioni di euro. Per non parlare degli altrettanto giusti almeno sulla carta adeguamenti in atto presso l' ospedale Annunziata di Cosenza e per il quale tra l' altro si discute ancora dove dislocare la nuova struttura ospedaliera. L' alter ego di tutto ciò a conti fatti è l' ospedale di Castrovillari dove pur insistendo alcune eccellenze queste vengono di fatto depotenziate. Incominciano a mancare troppe unità operative nel nosocomio del Pollino, la protesta che si terrà domani punta il dito di fatto anche sulla chirurgia. Se a Cosenza viene inaugurato il sistema Da Vinci ( è il più evoluto sistema robotico per la chirurgia mininvasiva. Le sue caratteristiche tecniche fanno sì che il robot trovi diverse applicazioni, dall'urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale ), ormai utilizzato da anni altrove ma solo da pochi mesi sbarcato a Cosenza, a Castrovillari con un solo anestesista si rischia di non poter operare nemmeno una appendicite con il metodo tradizionale. Una vergogna nazionale che si consuma su una struttura che da anni serve un territorio espanso che puo' contare su un bacino di utenza che supera i centomila abitanti ma intanto le stelle stanno a guardare. Pertanto è necessario che i cittadini si mobilitano.

 

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