Valorizzazione degli studi e delle opere degli illustri calabresi Luigi Lilio e Gioacchino da Fiore. I rilievi del consigiere regionale Guccione: È assurdo che venga data esclusivamente alle amministrazioni comunali la possibilità di partecipare al bando et  at:  02/08/2021  

Valorizzazione degli studi e delle opere degli illustri calabresi Luigi Lilio e Gioacchino da Fiore. I rilievi del consigliere regionale Guccione: È assurdo che venga data esclusivamente alle amministrazioni comunali la possibilità di partecipare al bando.  In una nota lo stesso consigliere ripercorre la situazione: "Con decreto numero 7723 del 26 luglio 2021 il Dipartimento Istruzione cultura della Regione Calabria ha approvato l’Avviso pubblico avente come oggetto “Approvazione avviso per manifestazione d’interesse – Piano integrato cultura 2021 – Eventi culturali – Esplorando lo spazio celeste Azione 6.8.3 PAC 2014/2020 – Accertamento e prenotazione impegno di spesa”, precludendo la possibilità a Centri che da sempre si occupano di studi e ricerche sulle figure storico-scientifiche di Gioacchino da Fiore e Luigi Lilio di partecipare al Bando, nonostante avessero tutte le carte in regola per farlo. Peccato che i progetti potranno essere proposti solo dai Comuni. Il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, attivo dal 1982, è riconosciuto dagli istituti culturali e dalle riviste scientifiche di tutto il mondo come il punto di riferimento delle ricerche e degli studi su Gioacchino da Fiore. Ha svolto attività scientifica anche internazionale, in collaborazione con varie università straniere, e oggi si trova esclusa da eventuali progetti che mirano alla valorizzazione di Gioacchino da Fiore e al rapporto tra l’abate e Dante Alighieri. Tra l’altro, come ha sottolineato lo stesso Centro, la legge numero 11 del 25 novembre 1989 della Regione Calabria, "al fine di sviluppare la promozione degli studi e delle ricerche su Gioacchino da Fiore e sul Gioachimismo, riconosce il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti". Le contraddizioni sono più che evidenti. Ben vengano queste risorse finalizzate a promuovere la cultura e figure illustri della nostra terra, ma avrebbe avuto più senso dare la possibilità a chi da anni si occupa di Ricerca storica scientifica di poter accedere al Bando con una dotazione finanziaria di 360 mila euro ".

 

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