I boschi del Pollino patrimonio UNESCO et  at:  29/07/2021  

I boschi del Pollino patrimonio UNESCO - Lo scorso 8 giugno e' stato trasmesso ufficialmente il rapporto di valutazione IUCN sulla proposta di estensione del sito transnazionale naturale delle Antiche faggete d’Europa (“Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”). In occasione della 44° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO tenutasi ieri ( 28 luglio 2021 ndr ), l' Italia è stata tra i pochi paesi che hanno ottenuto una valutazione pienamente favorevole per tutte le nuove faggete proposte in diverse regioni senza raccomandazioni specifiche su gestione o stato di conservazione. Il Comitato del Patrimonio Mondiale e' stato chiamato a valutare l’estensione del più grande articolato sito – e network – forestale sul piano continentale, in un processo che coinvolge, oltre all’Italia altri 9 paesi europei (Bosnia-Erzegovina, Francia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica ceca, Serbia, Slovacchia, Svizzera). Il processo di estensione, seguito dal MiTE e con il coordinamento operativo del Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise, riguarda i complessi forestali: la faggeta “Pollinello”, estensione di quella di “Cozzo Ferriero” già facente parte del sito, nel Parco Nazionale del Pollino; la foresta “Valle Infernale” nel Parco nazionale dell’Aspromonte; un’ulteriore parte della “Foresta Umbra”, già riconosciuta.  Nel complesso, con la conferma della valutazione tecnica operata dall’IUCN, il Comitato UNESCO di luglio ha iscritto oltre 8.000 ettari di foreste italiane come Patrimonio Mondiale dell’Umanità a riconoscimento dell’unicità degli ecosistemi naturali del nostro paese e dell’efficacia delle azioni di conservazione delle aree protette nazionali. 

 

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