Covid- 19, i dati in provincia di Cosenza salgono a 210 i contagi. Sulla sanita' si naviga a vista et  at:  18/09/2020  

Covid- 19, i dati in provincia di Cosenza salgono a 210 i contagi. Sulla sanita' si naviga a vista - La provincia di Cosenza e' tra quelle calabresi la piu' colpita dalla pandemia oggi il totale dei contagiati e' salito a 210. I centri più colpiti sono Corigliano Rossano con 36 casi, Amantea 47, Rende 37,  Montalto 9 e Cassano all' Ionio 8. Non si ferma la pandemia e la domanda dovrebbe essere: se la curva dei ricoveri in terapia intensiva dovesse riportarsi ai valori precedenti andando a formare una configurazione prossima a quella denominata testa-spalla le strutture ospedaliere soprattutto quelle ormai considerate periferiche potrebbero reggere? Il buon vecchio Piano pandemico regionale, sia pur redatto nel 2009 è a tutti gli effetti ancora oggi attuale. Ma si da il caso che:" Ogni Azienda Sanitaria deve stimare il fabbisogno di DPI attraverso il censimento degli operatori sanitari, per singolo presidio e mettere a punto dei piani di approvvigionamento e distribuzione. Sono da considerare fra le strutture da dotare di DPI, oltre a quelle di ricovero, ambulatori, distretti, servizi di sanità pubblica e veterinari, laboratori. Dovrà inoltre essere prevista la fornitura di DPI ai servizi di guardia medica e 118, ai medici di medicina generale ed ai pediatri. L’approvvigionamento dei DPI avviene tramite le aziende sanitarie consorziate tra loro per questi acquisti, le scorte sono poi distribuite a tutte le strutture sanitarie. A cura della direzione sanitaria devono essere predisposti appositi protocolli per l’utilizzo dei DPI; tutto il personale deve partecipare ai corsi di aggiornamento e addestramento affinché i DPI siano utilizzati correttamente. Non è purtroppo l' unica delle mancanze di cui stiamo soffrendo in questi giorni, eccone un' altra: Nei presidi provvisti di Pronto Soccorso è necessaria la predisposizione di un’area triage dedicata ai pazienti con sindrome influenzale, e di posti letto tecnici dedicati (per limitare l’esposizione dei soggetti che accedono per altre necessità di intervento) in numero sufficiente per l’osservazione in attesa di decidere se ospedalizzare il paziente; ciascun presidio dovrà prevedere un percorso dedicato per i servizi diagnostici, durante la fase dell’osservazione clinica ". Tanto di quanto riportato nel PPD non è stato attuato così come da queste parti si attendono i posti di rianimazione e sub rianimazione. La sensazione è che in questo momento sia più facile scaricare le colpe sul Commissario Cotticelli che non dichiarare che sia a destra che a sinistra c'è un reale stato di prostrazione delle parti politiche alla sanità privata. Il voler realizzare nuovi ospedali non è la migliore delle scelte se si esclude quello di Cosenza, ospitato in un luogo che certo non si addice ad Hub. Corigliano e Rossano avranno anche in futuro bisogno di ospedali separati vista la grandezza dei centri. Inoltre non si intravede la spinta necessaria a voler far crescere la sanità calabrese. Quella territoriale ad esempio ha finito per peggiorare il servizio svolto, dopo il picco pandemico quanti sono i medici condotti che nella sola Castrovillari ricevono? Si sta perdendo l'ennesima occasione per rinnovare e potenziare il comparto ora che i fondi specifici ci sono, puntando sulle tante strutture presenti sul territorio colpevolmente depotenziate o addirittura chiuse. Nel documento che vi proponiamo noterete che c' è scritto tutto ciò che ci è mancato e in gran parte manca per far fronte in modo serio a questa pandemia, ma anche purtroppo a quelle future. Qui trovi il Piano pandemico regionale.


 

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