Operazione " Demetra ": caporalato e matrimoni falsi. L' assessore Gallo chiedera' alla Giunta regionale che la Regione si costituisca in giudizio quale parte civile et  at:  10/06/2020  

Operazione " Demetra ", l' assessore Gallo chiede che la Regione si costituisca in giudizio quale parte civile -  " Chiedero' che la Regione si costituisca parte civile ". Lo ha annunciato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in riferimento all’inchiesta “Demetra”. L' operazione " Demetra " messa a segno dalla Guardia di Finanza di Cosenza ha visto coinvolte 14 aziende agricole: 12 si trovano in Basilicata e due in provincia di Cosenza al momento sequestrate ed ha portato all' arresto di 52 persone, per quattordici delle quali si sono aperte le porte del carcere, mentre altre 38 sono finite ai domiciliari. Per altre otto persone è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutte indagate per associazione per delinquere finalizzata all'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ed al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Oltre 300 i finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza messi in campo con l'ausilio di militari dei Reparti di Catanzaro e Crotone che hanno partecipato al blitz. L'ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata emessa dal Gip di Castrovillari, Luca Colitta, su richiesta del pm Flavio Serracchiani. E sull' impegno al contrasto del fenomeno del caporalato messo in atto dalla Regione, Gallo commenta: “La Regione, attraverso una serie di iniziative messe in campo anche di recente, nel lavoro di concertazione con le Prefettura è convintamente impegnata a sostenere azioni di contrasto al caporalato e, più in generale, allo sfruttamento dei lavoratori... inviterò la Giunta regionale a disporre, a tempo debito, la costituzione in giudizio della Regione quale parte civile nel processo che scaturirà dall’inchiesta, sin d’ora consapevole che tale richiesta sarà condivisa da tutti i miei colleghi ed in primis dal presidente Santelli, la cui attenzione alla tutela dei diritti dei lavoratori è massima ". L' operazione ha svelato inoltre che oltre allo sfruttamento della manodopera, l' organizzazione era dedita alla combine di matrimoni al fine di consentire a persone provenienti dall’estero di rimanere in Italia. Matrimoni falsi che sembra siano avvenuti con la complicità di un dipendente comunale di Rossano e che venivano subito dopo annullati.

 

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