Castrovillari, Io Calabria chiede nuovamente la revoca dell' ordinanza comunale 197 alla luce delle nuove disposizioni nazionali et  at:  01/06/2020  

Castrovillari, Io Calabria chiede nuovamente la revoca dell' ordinanza comunale 197 alla luce delle nuove disposizioni nazionali - Ci abbiamo provato, ci stiamo provando e continueremo a provarci. Probabilmente però il dialogo e la mediazione, non sempre, sortiscono gli effetti sperati. La ricerca continua di un dialogo con l' amministrazione comunale non è bastato, il tentativo di riparare con la modifica dell’ordinanza 197 non è bastato, la voglia di resistere – per se stessi e per quei cittadini che non tollerano più il clima inutile di restrizioni – in un paese dove il rischio epidemiologico è pari allo zero , non è bastata. Sono bastati, invece, i disordini del primo sabato dopo il lock down, a giustificare ulteriori restrizioni ( ordinanza n. 197 ) che hanno immobilizzato una città che stava appena tentando di riaprire le ali. Disordini che non sono stati adeguatamente gestiti , perché le forze dell’ordine quella sera non c’erano, ad inibire, con la sola presenza , tutto ciò che è accaduto. Sabato scorso però c’erano, in una via Roma spettrale e, con grande senso del dovere, alle ore 24:00 in punto, dopo una ronda di diverse ore, si sono recati negli unici due locali aperti nei quali, timidamente, nel pieno rispetto delle norme, una decina di persone consumavano qualcosa, per invitarli ad abbandonare il locale. Ed i clienti sono andati via. Peccato però che l’ordinanza 203 , nel modificare l’ordinanza 197 relativamente all’orario di apertura dei locali pubblici, letteralmente dispone “ nei giorni venerdì 29 maggio, sabato 30 maggio e domenica 1 giugno la chiusura è fissata alle 24:00, in cui dovrà essere vietato l’accesso al pubblico e consentire l’ultimazione della consumazione a coloro che si trovano all’interno. Il giorno seguente, domenica, i titolari dei due locali di via Roma hanno deciso di non riaprire, tutto inutile, tanto vale contenere i costi, un gesto incomprensibile, probabilmente , per chi vive di stipendi e non vive, realmente, il peso di una crisi sanitaria che ha ceduto il passo ad una grave crisi, oggi esclusivamente economica. Non deve essere stato bello per gli esercenti ed ancor meno per i clienti , ma ora chiediamo, l’errore dove sta?……chi paga davvero ? e soprattutto, per rigirare ad altri una domanda posta pubblicamente a noi, qualcuno, ora, ritiene di dover chiedere scusa? Ora resta solo un modo per riparare al di là dell’interpretazione e/o condivisione dell’ordinanza, ovvero revocarla per tentare di riparare al danno generale ed alla chiusura dei due esercenti di via Roma che, oltre al danno delle restrizioni, hanno subito anche la beffa di un ingiusto intervento della Polizia su pochi clienti ordinatamente seduti, in una situazione di pieno rispetto delle norme. In conclusione quindi, unico modo per riparare ai danni, anche alla luce di quanto disposto dall’art 3,co 2 del dl 19/2020 , in considerazione delle nuove misure a livello nazionale, sarebbe un atto di grande responsabilità , ovvero la revoca totale ed immediata dell’ordinanza in questione. Il direttivo di Io Calabria

 

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