INTERVENTO DELL' ASSESSORATO PROVINCIALE AL LAVORO, IN MERITO AL GRAVE ATTO MALAVITOSO CHE HA COLPITO L' AZIENDA DI TRASPORTI LA VALLE E 50 LAVORATORI et  at:  01/05/2008  

Iniziative concrete  e non omelie  contro la criminalità


Il vile attentato subito dall’azienda La Valle,oltre a colpire duramente una delle iniziative imprenditoriali che introduce note di positività nel magro tessuto produttivo della nostra Regione, e quindi a depauperare ulteriormente il nostro sistema socioeconomico,colpisce  ancor più la possibilità di esercitare i diritti primari di cittadinanza, connessi allo svolgimento della vita democratica,da parte di quei cittadini, soprattutto provenienti dai Comuni interni, che ,grazie al servizio offerto dai pullman della ditta La Valle, erano in grado di accedere con facilità ai servizi primari ed agli uffici centrali,concentrati  nei Centri urbani fondamentali della Provincia, e di pervenire in modo agevole nelle grandi città del Centro-Nord. Colpisce dunque l’economia e la vita democratica  della nostra Provincia,ma  soprattutto mette in ginocchio 50 lavoratori ,che su questo lavoro avevano costruito e fondato la certezza di un futuro dignitoso per sé e per le proprie famiglie. Non è più tollerabile questa situazione, e noi ci stringiamo all’azienda ed ai suoi lavoratori;ma  non basta che la politica centrale parli a tutta bocca, come è accaduto in questi giorni, di sicurezza; noi cittadini ed istituzioni calabresi chiediamo che si potenzino effettivamente gli organici e gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine,spesso sguarnite del necessario, che devono invece  fronteggiare una criminalità organizzata moderna ed evoluta, che  si insinua nella grande economia internazionale, si serve di Internet, si inserisce nel mercato mondiale ed opera in Borsa, ripulisce il denaro e lo deposita in conti esteri irraggiungibili;  chiediamo ancora che non si indebolisca il prestigio e l’autorevolezza della magistratura, che tanto sangue  ha versato  come contributo alla lotta contro la criminalità organizzata, ed oggi si vede minacciata nell’autonomia  sancita dalla Costituzione e dileggiata da altissime cariche dello Stato  che parlano irresponsabilmente  e ridicolmente, come in un cabaret di quart’ordine, di controlli periodici di carattere psico-attitudinale; ma chiediamo soprattutto che ci si rimbocchi le maniche e immediatamente  si mettano in atto le misure democratiche già previste per far fronte  all’emergenza legalità, messe in campo dalla Finanziaria 2008 del Governo Prodi: le agevolazioni antiracket per le imprese che denunziano estorsioni , consistenti in un decremento notevole dell’Irap, e nell’esclusione da eventuali aumenti; i 190 milioni di euro previsti per il potenziamento della sicurezza e del soccorso pubblico;i 69 milioni di euro previsti nel 2008 per ripristinare gli straordinari alle forze dell’ordine, nonché i 100 milioni di euro per le Forze Armate, per le esigenze di funzionamento della sicurezza e del soccorso; le centinaia di milioni di euro dei beni sequestrati alla mafia, che costituiscono il Fondo per la legalità, ed infine gli incentivi previsti sempre dalla Finanziaria Prodi per incoraggiare i cittadini ad utilizzare i servizi di trasporto pubblico locale, consentendo un po’ di respiro alle aziende del settore.  Noi non chiediamo più, come meridionali con il cappello in mano, l’elemosina dal governo; ma chiediamo come un diritto, perché è un diritto, che si smetta di snocciolare omelie  da campagna elettorale sulla sicurezza e sulla legalità , e  ci si metta immediatamente al lavoro, utilizzando misure e fondi già esistenti, per risollevare le sorti di una Regione in difficoltà, ma ricca di persone oneste, e che ha contribuito con il suo sangue a costruire la ricchezza di quel Nord-Est che oggi se ne vorrebbe dimenticare,  per condannarci alla emarginazione.


Donatella Laudadio - Assessore Provinciale al Lavoro

 

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