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Regione Calabria, ordinanza n° 37: il Governo la impugna e la Regione si difende - Sara' la prima sezione del Tar della Calabria a decidere sul ricorso del Governo contro l' ordinanza regionale n° 37 del 29 aprile della presidente Jole Santelli nella parte in cui consente - la ripresa delle attivita' di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismi con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto -. Il ricorso e' stato avviato dall’Avvocatura generale dello Stato sulla base della memoria del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Il Ministro sostiene che l’ordinanza regionale - contiene sia misure in contrasto con le disposizioni del Dpcm del 10 aprile 2020 (efficaci fino al 3 maggio 2020), sia misure in contrasto con le disposizioni del Dpcm del 26 aprile 2020 (efficaci a partire dal 4 maggio 2020). In particolare alcune previsioni dell’ordinanza regionale anticipano l’efficacia di disposizioni di allentamento delle misure restrittive di contrasto e contenimento del contagio da Covid-19 che il Dpcm del 26 aprile 2020 introduce solo a partire dal 4 maggio 2020 -. Si osserva che il potere di ordinanza delle Regioni, in condizioni di rischio sanitario, e’ circoscritto - all’introduzione di misure ulteriormente restrittive, non consentendo l’adozione di misure ampliative, come invece avvenuto nel caso di specie -, e si parla infine di - illogicita’ manifesta nell’azione amministrativa della Regione Calabria, che ha sempre riconosciuto la competenza statale in materia”. Inoltre, secondo il Governo – l’ordinanza del presidente della Regione Calabria lede il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni perche’ “risulta emanata senza alcuna previa interlocuzione formale con il governo -. Nelle memoria si legge inoltre che - l' istruttorio è lacunoso e carente, privo di alcuna argomentazione scientifica -. Quanto al “periculum in mora”, nel documento depositato si rileva inoltre che - l’allentamento delle misure di contenimento del contagio rischia di provocare danni incalcolabili per la popolazione italiana in termini di vite umane, ancor piu’ alla luce delle note croniche carenze del sistema sanitario calabrese. A cio’ va aggiunto il rischio emulativo da parte di altre Regioni, che potrebbero mettere in discussione il ruolo del governo nella gestione della crisi -. La regione Calabria a difesa dell' ordinanza ha schierato oltre ai rappresentanti dell’Avvocatura regionale anche altri avvocati: Andrea Di Porto, Oreste Morcavallo e Massimiliano Manna, la loro tesi difensiva si basa sul fatto che il ricorso presentato dal Governo «è inammissibile per difetto di giurisdizione», per loro l’organo idoneo a giudicare tale controversia sarebbe la Consulta per come risulta dall’articolo 134 della Costituzione che indichiamo di seguito:" La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione ". «Il tono costituzionale - scrivono gli avvocati nella memoria di costituzione consegnata al Tar - del conflitto sussiste quando le Regioni non lamentino una lesione qualsiasi, ma una lesione delle proprie attribuzioni costituzionali. Vanno, dunque, distinti i casi in cui la lesione derivi da un atto meramente illegittimo (la tutela dal quale è apprestata dalla giurisdizione amministrativa), da quelli in cui l'atto è viziato per contrasto con le norme attributive di competenza costituzionale». La loro specializzazione è di avvocati costituzionalisti dunque non sorprende che vogliano spostare il tutto in altra sede ritenuta dagli stessi, competente per materia. Si profila ad ogni modo una spesa per la Regione in un momento in cui c' è bisogno di contenerla. Avvocati di questo calibro hanno un costo non irrilevante e, il rischio di pagare anche le cosiddette spese c' è in materia di tutela della salute.
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