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Test sierologici: L'attivazione dello screening Covid 19 a Castrovillari e' un atto dovuto. No a scippi - L' ospedale di Castrovillari si candida ad effettuare i test sierologici per il Covid 19 e nessuno si permetta di "scippare" a questo territorio ciò che gli spetta. Saremo pronti alle barricate se ciò dovesse accadesse. Il Governo ha provveduto ad espletare la gara per 150 mila test per la diagnosi del coronavirus e commissionato ancora 4 milioni di test alla ditta americana "Abbott" per la valutazione epidemiologica in tutta Italia. La casa farmaceutica aggiudicataria della gara, l'Abbott, in Calabria ha solo tre apparecchiature elettromedicali tra cui una nell'ospedale Spoke di Castrovillari e precisamente nel Centro Trasfusionale. Si tratta di una apparecchiatura innovativa "Architet I 2000" utilizzata per la ricerca degli anticorpi dell'epatite A, B, C e dell'HIV che viene utilizzata anche per la diagnosi del Covid 19 riuscendo a fare 200 test all'ora, quindi in 12 ore lavorative 2400 test al giorno. Da indiscrezioni sembrerebbe che questa apparecchiatura potrebbe essere dirottata in un altra struttura ospedaliera facendo prevalere logiche campanilistiche che nulla hanno a che vedere sulla efficienza dei servizi erogati dal personale tecnico sanitario e medico del centro trasfusionale di Castrovillari. Non solo, "Architet I 2000" è interfacciato con il sistema gestionale ed attiva line intranet con tutti i reparti dell'ospedale spoke, ed un eventuale spostamento in altri presidi, verrebbe a costare circa 6 mila euro per il solo interfacciamento. L'attivazione dello screening Covid 19 nell'alta Calabria e precisamente a Castrovillari è un atto dovuto per il ruolo strategico che riveste l'ospedale Spoke. Il mio movimento politico "Forza Castrovillari" sarà in prima linea a battersi affinché non vengano perpetrati ulteriori scippi, ed invita tutta la classe politica, i sindacati a fare altrettanto. Roberto Senise - MOVIMENTO POLITICO CULTURALE POLLINO-SIBARITIDE
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