|  No alle trivelle nel territorio calabrese ma il Tar da ragione a Total E&P Italia spa - Nonostante l' attenzione dovrebbe essere rivolta altrove, assistiamo ad un nuovo via libera questa volta con sentenza del Tar alla ricerca di petrolio sul territorio calabrese. Un attacco scriteriato all' ecosistema e all' ambiente ma anche al futuro turistico della regione Calabria. Il tribunale amministrativo regionale riunitosi lo scorso 1 aprile (presidente: Giancarlo Pennetti; estensore: Pierangelo Sorrentino) ha infatti accolto il ricorso che era stato presentato dalla società Total E&P Italia spa contro la Regione Calabria, il Ministero dell'Ambiente e quello dello Sviluppo Economico, la Provincia di Cosenza e numerosi comuni calabresi per l'annullamento del provvedimento riguardante "la non valutabilità del permesso per la ricerca di idrocarburi su terraferma". Una decisione non secondaria perche' la sentenza pur valutando nel merito non tiene in effetti conto delle reali volonta' anche quella dei cittadini che non intendono avere a che fare con pozzi petroliferi nella loro terra. I giudici hanno ritenuto non competente la Regione sull'argomento accusata anche di non avere attivato il procedimento di valutazione di impatto ambientale. Una decisione che se conforta la società estrattrice non lascia tranquilla la stragrande maggioranza dei cittadini che non vogliono assolutamente le trivelle e di questo la società non può non tenerne conto. Occorre una levata di scudi contro scelte che non producono sviluppo ma solo sfruttamento del sottosuolo tra l’ altro altamente inquinanti.
 
            
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