PIANO PANDEMICO REDATTO NEL 2009, MA SOPRATTUTTO MAI ESERCITATO ECCO PERCHE' LA CALABRIA E MOLTE ALTRE REGIONI SONO STATE E SONO VULNERABILI AL COVID-19 et  at:  05/04/2020  

Piano pandemico redatto nel 2009, ma soprattutto mai esercitato ecco perche' la Calabria e molte altre regioni sono state e sono vulnerabili al COVID-19. Il Piano pandemico regionale venne redatto nel 2009, in particolare il 26 ottobre e il documento lo trovate qui . Parliamo della giunta Loiero e la richiesta veniva fatta dall' OMS per tramite il Ministero della Sanità a causa del prosperare in quella fase della pandemia influenzale  causata dal sottotipo H1N1 (una variante fino ad allora sconosciuta) del virus dell'influenza A e denominata influenza suina. Quello che è stato il vero problema dell' Italia ed anche della regione Calabria non sta nel non aver aggiornato il Piano pandemico ma purtroppo sta nel non averlo attuato. Molte delle misure di cui tristemente leggiamo in questi giorni erano già belli e previsti in quel Piano. Ad esempio: Entro 30 giorni dalla data di adozione delle presenti disposizioni, ogni Azienda sanitaria dovrà pianificare le misure di prevenzione da attuare in caso di pandemia. In particolare dovranno essere attuate le misure di seguito indicate. 5.1 DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO AZIENDALE DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): Ogni Azienda Sanitaria deve stimare il fabbisogno di DPI attraverso il censimento degli operatori sanitari, per singolo presidio e mettere a punto dei piani di approvvigionamento e distribuzione. Sono da considerare fra le strutture da dotare di DPI, oltre a quelle di ricovero, ambulatori, distretti, servizi di sanità pubblica e veterinari, laboratori. Dovrà inoltre essere prevista la fornitura di DPI ai servizi di guardia medica e 118, ai medici di medicina generale ed ai pediatri. L’approvvigionamento dei DPI avviene tramite le aziende sanitarie consorziate tra loro per questi acquisti, le scorte sono poi distribuite a tutte le strutture sanitarie. A cura della direzione sanitaria devono essere predisposti appositi protocolli per l’utilizzo dei DPI; tutto il personale deve partecipare ai corsi di aggiornamento e addestramento affinché i DPI siano utilizzati correttamente. Non è purtroppo l' unica delle mancanze di cui stiamo soffrendo in questi giorni, eccone un' altra: Nei presidi provvisti di Pronto Soccorso è necessaria la predisposizione di un’area triage dedicata ai pazienti con sindrome influenzale, e di posti letto tecnici dedicati (per limitare l’esposizione dei soggetti che accedono per altre necessità di intervento) in numero sufficiente per l’osservazione in attesa di decidere se ospedalizzare il paziente; ciascun presidio dovrà prevedere un percorso dedicato per i servizi diagnostici, durante la fase dell’osservazione clinica. Nel documento che vi proponiamo noterete che c' è scritto tutto ciò che ci è mancato per far fronte in modo serio alla pandemia, colpa evidentemente anche di una cattiva gestione in Italia non solo in Calabria di seguito il link per leggere i dettagli . PIANO PANDEMICO REGIONALE

 

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