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Coronavirus/Il caso San Lucido: lo zio infettato ad una festa dal parente venuto da Bergamo, da lì la lunga scia - Una festa in famiglia di oltre 100 persone l' 8 marzo scorso con il parente venuto da Bergamo ha finito per contagiare molte persone: dal barbiere, al pescivendolo, al panettiere al punto e sono parole che provengono dalla localita' tirrenica da poter oggi definire San Lucido la Codogno del sud. Nell' appello inviato ai cittadini di San Lucido c' è l' invito ad autodenunciarsi e si ascolta inoltre, visto che si tratta di messaggio vocale anche come sono avvenuti i contatti a Nocera Terinese, dove l' altro' untore che è di Lamezia Terme e proveniva anch' egli da Bergamo, avrebbe avuto rapporti di lavoro con altri colleghi operai edili, piuttosto probabile il loro spostamento anche su Campora San Giovanni, dove avrebbero eseguito dei lavori. Si sta cercando di risalire anche lì ad altri eventuali contatti.
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