| 
	  Calabria/Coronavirus, sono cinque i casi in attesa di conferma dallo Spallanzani che porterebbero il numero dei contagiati a nove - La Calabria e' sicuramente anche a causa dei tagli degli ultimi 13 anni la Regione meno sicura in cui curarsi da una infezione di questa portata. Ed anche se amaro ammetterlo fa sorridere la battuta che poi tanto non è, del noto presentatore televisivo Michele Mirabella durante una puntata del programma di Raitre "Linea notte" quando a proposito di salute dice che per i calabresi l' ospedale di riferimento è a tutti gli effetti il " Gemelli " di Roma. Quanto messo in atto nelle ultime ore per fronteggiare l' emergenza epidemia, è arrivato troppo tardi, evidentemente qualcuno pensava che i cinesi fossero usciti pazzi a chiudere completamente ed a disinfettare con autobotti colme di disinfettanti città che sfiorano i venti milioni di abitanti. A ciò nelle ultime ore si è aggiunto un sicuro dilettantismo di almeno un rappresentante politico istituzionale che ha deliberatamente anticipato la chiusura di alcune città e intere province del Nord provocando la fuga in massa dei tanti meridionali. Fatto sta è che al momento i contagiati calabresi potrebbero arrivare a nove, infatti ai tre casi rilevati nel laboratorio di Cosenza se ne sono aggiunti 2 del vibonese. Per quel che riguarda il caso di Corigliano, lo stesso sindaco Stasi in una nota ai suoi concittadini ha descritto la realtà dei fatti, il contagio del paziente sembra sia avvenuto a causa di un contatto con un parente proveniente da Milano. Ora il paziente è ricoverato presso l'Ospedale " Annunziata " di Cosenza. Per quel che riguarda le strutture dell' ospedale di Corigliano, sono stati chiusi il Pronto soccorso e il reparto Radiologia in attesa della disinfezione e sanificazione del caso.  
        
            
        
		   |