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	  Calabria/Coronavirus, avviso a chi rientra:  quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, la Regione chiede collaborazione ai sindaci. " Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti ", così si esprime la presidente della regione Calabria, Jole Santelli. Preoccupata anche dell' esodo da Nord a Sud che si sta verificando nel corso di queste ore ma che cronache alla mano e' cominciato già dalla seconda metà di febbraio. Il rischio non è solo il virus in sè che da solo crea problemi, quanto il fatto che i livelli assistenziali non possano reggere di fronte ad un contagio troppo diffuso. Oltre alla forte assunzione di responsabiità che dovrebbe caratterizzare chi in questi giorni e nelle ultime ore sta partecipando all'esodo di massa, la Governatrice ha firmato un’ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province confinate, un provvedimento per cui chiede la collaborazione attiva dei sindaci. C'è da dire che allo stato non è nei poteri della Santelli quello di bloccare gli arrivi dalla zona arancione. Ricordiamo i numeri a disposizione del pubblico come comunicato dal Comune il 24 febbraio scorso: 0981-25227 ( della Polizia Municipale ), 0981-25255 ( del Comandante di questa), 0981-25230 (dei Servizi Sociali), il numero verde regionale 800767676, il 118 di igiene pubblica di Cosenza e ancora  lo 0984-8933590, 0984-89335787 e 0984-8933572 dell’Asp. Al momento in Calabria i casi confermati sono 7 ma quello che dovrebbe far riflettere è il caso segnalato presso l' ospedale di Corigliano dove un uomo è risultato positivo dopo che il figlio era rientrato dal milanese da circa una settimana. La situazione che è stata gestita alla meno peggio da quanto risulta potrebbe addirittura condurre alla quarantena non solo chi è entrato in contatto anche medici e paramedici con il paziente, dapprima inviato a Cosenza per il tampone e poi riportato al nosocomio di Corigliano e scoperta la positività ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell' Annunziata di Cosenza ma alla probabile chiusura almeno di alcune zone dell' ospedale. 
        
            
        
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