| 
	  Castrovillari - Sabato 22 febbraio si è svolto nell’auditorium della nostra scuola un incontro dibattito con Carmen Lasorella sul tema “Giovani e lavoro al Sud, Calabria e Basilicata a confronto”, organizzato in occasione del 62°  Carnevale di Castrovillari; noi studenti dell’ITCG Mattei Pitagora Calvosa abbiamo percepito questa giornata come un dono prezioso per la tutta la comunità di Castrovillari e sentiamo il bisogno, quindi, di ringraziare la Proloco, l’Accademia Pollineana, il nostro Dirigente Scolastico e tutti gli ospiti che hanno collaborato affinché l’evento si realizzasse. Il tema affrontato tocca il nostro futuro, incerto e offuscato da oscuri presagi, futuro al quale spesso guardiamo con scetticismo e disincanto. Abbiamo ascoltato gli interessanti interventi  introduttivi, che hanno offerto alla nostra riflessione notizie ed esperienze relative al territorio; in particolare alla dottoressa Gentile va il nostro plauso perché ha esposto con puntualità le evidenze significative del contesto territoriale partendo dai dati oggettivi offerti dal rapporto SVIMEZ 2019, su di essi, infatti, dobbiamo meditare per acquisire coscienza e responsabilità collettive! Ma quando la giornalista Carmen Lasorella ha preso la parola siamo stati subito catturati dai modi e dal potente carisma, simbolica la “discesa dal palco” per stare tra noi e abbattere ogni differenza di ruolo! La sua grinta, la sua passione, lo sviluppo del suo ragionamento, convincente ed incisivo, hanno prodotto in noi un repentino cambiamento facendoci diventare ascoltatori attivi, pronti ad interrogarci su quanto abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo per il bene dalla Calabria e del mondo,  “Attraverso le sue parole ho sentito per la prima volta una speranza per migliorare questo territorio” (A. V.) La giornalista ci ha spiegato che dobbiamo superare l’angoscia e la rassegnazione perché gran parte di ciò a cui andiamo incontro dipende da noi, quindi è indispensabile non avere un’idea generica di dove andare.   Lasorella ha intonato quasi subito una famosa canzone di Bob Dylan- -“How many roads must a man walk down, Before you call him a man?”-  E’ vero,  dobbiamo fare tanta strada per diventare uomini, ma è opportuno percorrerla sempre all’insegna dell’umiltà e dell’ascolto, perché non bisogna mai credere di saperne abbastanza, il nostro è un territorio bellissimo nel quale vivere, tuttavia  dobbiamo partire e viaggiare così da osservare anche cosa fanno gli altri, aprendo lo sguardo rispetto ai problemi; il confronto con gli altri e l’ascolto sono indispensabili, infatti, per avere una visione più ampia delle cose, per uscire dall’ottica del locale, per apprendere e tornare ad investire con logiche migliori, pur preservando i valori positivi tradizionali che ci sono stati tramandati! Non a caso il ragionamento della relatrice è partito dal famoso scrittore della Beat Generation William S. Burroughs che ha detto “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”, ogni nuovo passo porterà con sé notizie da altri mondi possibili e opportunità che mai avevamo preso in considerazione prima, ma sbaglieremmo se ci avviassimo a percorrere la nostra strada per conseguire il prestigio personale e per cercare la gloria,  comunque andrà il nostro cammino “lasceremo scie nel mare” (Antonio Machado). La narrazione di Carmen Lasorella ha toccato episodi della sua vita, attualità, eventi del passato: per illustrarci l’assurdità della scelta  dell’UK di uscire dall’Europa, ad esempio, è partita da dati storici e ha confrontato la descrizione dell’Inghilterra come un paese frantumato che fa Robert Peston, conduttore da del talk show Peston on Sunday, con quella della nostra Italia, anch’essa tale! L’isolamento non funziona, così come non andava bene a Berlino, dove lei ha assistito alla caduta del muro. Ma ci vogliono molte generazioni prima che cadano i muri, la Germania è riuscita a colmare le differenze tra Est e Ovest, tuttavia è sconcertante pensare che oggi nel mondo esistono ancora 52 muri!  E allora? Cosa fare? Puntare sul capitale umano e sulla conoscenza, riuscendo ad intercettare gli ingenti fondi europei ’21-‘ 27, utilizzando le nuove leve del cambiamento, ossia l’economia circolare e la  biotech, realizzando smart village così da generare un new green deal! Non marginale, poi, l’appello alle donne presenti considerate i “carburanti” di un’umanità nuova, determinata, coraggiosa e caparbia: bisogna avere ME.TO.DO., ci ha detto, perché il MEzzogiorno TOcca alle DOnne che devono mettersi in prima fila ricreando speranza e fiducia. Insomma, le sue parole hanno raggiunto le nostre coscienze, ci hanno costretto a ripensare l’idea che abbiamo di noi stessi, siamo riusciti a capire che se decidiamo di essere “periferie” la responsabilità è nostra, vuol dire che non abbiamo fatto abbastanza e che non ci siamo curati di dare il meglio di noi.   La giornalista ha concluso il suo intervento con il famoso motto di Steve Jobs "stay hungry, stay foolish":  -restate affamati, restate folli-, non perdete mai la voglia di imparare, la curiosità, l’ambizione!  Grazie Carmen, ci hai trasmesso speranza e ci hai donato la tua forte vitalità che difficilmente dimenticheremo. 
        
            
        
		   |