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	  Castrovillari/Sanita': per Pneumologia e Oncologia non abbassare la guardia, lo denuncia il coordinatore cittadino del PdF - Dobbiamo mantenere alta l' attenzione sul nostro Ospedale Spoke, ormai ridotto al lumicino della sua funzionalita'. Siamo consapevoli che questa Gestione commissariale sta creando enormi problemi anche nei nosocomi della zona, dove le difficoltà per i pazienti aumentano, di giorno in giorno. Sarebbe auspicabile una gestione Politica della Sanità calabrese, viste le numerose emergenze che si stanno verificando in ogni angolo della Regione ed , ora, anche  a livello nazionale. Considerata la situazione di allerta che sta preoccupando le Autorità governative e, soprattutto, le popolazioni del Nord Italia, e non solo, è opportuno segnalare lo stato di grandissima difficoltà nel quale versa una delle poche Unità complesse rimaste nell’Ospedale Spoke di Castrovillari :  la Broncologia. Le malattie polmonari, in questi frangenti, sono all’attenzione dell’opinione pubblica ed i presidi sanitari ad esse preposte dovrebbero funzionare nella loro piena efficienza. Nel Reparto di Castrovillari sono rimasti soltanto due medici, per far fronte alle numerose esigenze dei pazienti e del Territorio: questa è una situazione assolutamente inaccettabile! Se dovessero verificarsi emergenze, la situazione sarebbe preoccupante, per usare un eufemismo. Fra l’altro, in Broncologia, si pratica la Terapia semintensiva con la ventilazione assistita, strumenti fondamentali per la cura degli pazienti maggiormente in difficoltà. Non tener conto di questo estremo stato di disagio da parte dei Responsabili del Sistema Sanitario, Sindaci compresi, sarebbe davvero grave. Inoltre segnaliamo  le precarietà  dell’Unità semplice di Oncologia. Purtroppo sono centinaia i pazienti che usufruisco dei servizi di questo Reparto, situato in locali assolutamente non idonei per la particolarità delle patologie in esso curate. Sale d’attesa anguste, vista la folta presenza, quotidiana, di pazienti; ambulatori malsani, considerata  l’umidità e l’acqua piovana che talora scorre dai soffitti, nei giorni di pioggia ; mancata ed inopinata  utilizzazione di locali interni, per i medici ed i pazienti ; carenza di personale paramedico e medico, spesso utilizzato, nonostante la mole di lavoro, altrove. Giova, anche, ricordare le enormi difficoltà e l’estrema precarietà del Pronto Soccorso : mai come ora sarebbe necessario un grande sussulto della Politica per ridare fiducia ai Cittadini frastornati, soprattutto in queste ore, da notizie preoccupanti ed allarmanti. IL COORDINATORE  CITTADINO Prof. Giovanni DONATO 
        
            
        
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