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300 milioni i debiti dei comuni verso la Regione e la Corte dei conti ha scritto agli Enti interessati per avviare la verifica. Sono soprattutto somme dovute dai comuni calabresi alla Regione che riguardano acqua e rifiuti i 300 milioni che la Corte dei conti ha trovato tra le poste del bilancio regionale. C' è da dire che l' amministrazione Oliverio è stata costretta a passare all' Esercizio provvisorio proprio a causa delle osservazioni della stessa Corte sui circa 300 milioni che la Regione dice di vantare dai comuni. I debiti sono stati accumulati dagli anni '80 ad oggi e i magistrati contabili non ritenendo credibile la posta inserita in Bilancio hanno chiesto alla Regione sia di sollecitare gli Enti morosi che di aumentare il Fondo dei crediti di dubbia esigibilità a 90 milioni di euro i soldi però non stati trovati da qui le sollecitazioni. Non sarà facile per la neo presidente Jole Santelli mettere mano alle beghe regionali, la situazione testè in oggetto purtroppo richiama altre due questioni su cui l' Amministrazione Oliverio ha aperto un discorso non chiuso, vale a l' idrico regionale e la questione degli impianti di trattamento dei rifiuti. In Calabria circa un comune su quattro si trova in una situazione di dissesto o pre dissesto, lo sanno bene Castrovillari e lo stesso capoluogo, Cosenza. Lo sa bene anche la Corte dei conti che ha chiesto ai comuni interessati di segnalare per iscritto l'ammontare del loro debito verso la Regione al 31/12/2019, con tanto di pagamenti già effettuati o eventualmente stabiliti in rateizzazione questo anche per regolare le contestazioni fra Enti che già stanno nascendo. La Corte dei conti tende inoltre ad accertare se le poste dovute siano state inserite dai comuni nei debiti in bilancio oppure nei debiti fuori bilancio o se rientrino nelle casse comunali tramite il fondo rischi. I comuni hanno tempo fino alla fine di febbraio per rispondere alle richieste. Il timore dei magistrati contabili è che in una economia fragile quale quella calabrese non riuscire a rientrare dal debito potrebbe innescare il dissesto regionale. Il Bilancio regionale è di fatto ingessato, con le somme in entrata che vengono quasi totalmente riversate nel Piano di rientro sanitario, poi ci sono le voci di spesa fisse e circa l' 8% delle entrate è gestibile, una situazione davvero difficile per la Jole regionale ma che chiaramente non dovrà essere un alibi, fare della Calabria un posto migliore si può e forse ci vuole meno di quel che sembri.
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