|
Castrovillari/Antonio D' Agostino rinuncia all' attuale posizione lavorativa ed entra a tutti gli effetti in consiglio comunale in qualita' di consigliere - Ha fatto discutere nel corso di questi giorni l' incompatibilita' che vedeva il neo consigliere Antonio D' Agostino subentrato al dimissionario Massarotti nell' impossibilita' a norma di legge di sedere in consiglio comunale. L' incompatibilita' nasceva dal fatto che D' Agostino stava lavorando per un progetto del comune. Da poche ore il neo consigliere ha sciolto ogni dubbio chiarendo anche la sua posizione in merito a tutta la vicenda. Con le dimissioni dall' incarico comunale, Antonio D' Agostino può essere a tutti gli effetti un consigliere comunale. Di seguito il post che vi riportiamo integralmente - " Buongiorno a tutti. Di seguito vi riporto il comunicato sulla rimozione della mia incompatibilità. Credo che chi faccia POLITICA debba garantire anche l' ETICA PUBBLICA. Quanto descritto è VERITA'. Buon weekend! In data 7 novembre si è svolto il consiglio comunale e si è discussa la mia presunta incompatibilità. A chiedere il coinvolgimento dell’assise sono stato io stesso, durante il giorno del mio insediamento avvenuto in data 17 ottobre, nel rispetto dell’articolo 69 del T.U.E.L, onde evitare successivamente il nascere di situazioni incresciose. Il 7 novembre a sostegno di quanto relazionato dal segretario, il quale ha espresso un parere non vincolante, la maggioranza si è determinata favorevolmente sulla mia presunta incompatibilità ricompattandosi dopo che la settimana precedente si era sgretolata: ho cercato il coinvolgimento dell’assise, ho preso atto della deliberazione astenendomi nella votazione. Fin qui nulla di strano e massimo rispetto della decisione adottata. Di fatto era una determinazione politica! Ciò che contava alzare le mani contro di me e dimostrare una certa compattezza. Nel dibattito, gli unici intervenuti in maggioranza il capogruppo del PD Dott. Nicola Di Gerio e il consigliere Gerry Rubini. Quest’ultimo, nel mio caso, è stato capace di individuare la “incompatibilità morale”. Nessun altro consigliere di maggioranza si è espresso. A prescindere dal risultato della votazione, tra i sostenitori della c.d. “incompatibilità morale” i consiglieri Di Gerio e Notaro: il primo ricopre anche il ruolo di Presidente di una nota cooperativa che per molti anni, dal 2006 senza alcuna procedura di gara ad evidenza pubblica e senza alcun contratto in forma pubblica amministrativa ha goduto di rinnovi e proroghe continue per un importo pari a 72.351,52€ (come mostra la delibera n.19 del commissario straordinario Dott. Mariani del 29 gennaio 2015) nonostante fosse prima consigliere comunale e poi perfino assessore alle attività produttive; di recente la stessa cooperativa ha ottenuto l’affidamento di alcuni servizi per conto dell’ente (annualità 2017 e 2018); il secondo è il Presidente di due associazioni culturali attraverso le quali richiede, annualmente, alla stessa amministrazione e a sua stessa firma, congrui contributi economici (oltre 10.000,00€) per la realizzazione di eventi di cultura spettacolo e intrattenimento nonostante al contempo ricopre la presidenza della IV commissione consiliare Pubblica Istruzione, Cultura, Formazione Professionale, Sport, turismo e Tempo Libero. Se la politica dovrebbe andare a pari passo con l’etica pubblica, se morale è discernere tra giusto e ingiusto, pensate siano eticamente e moralmente giusti i casi di Di Gerio e Notaro? Come sostiene il Sindaco “esistono già abbastanza divisioni nella nostra comunità e il ruolo dei consiglieri comunali è anche quello di fare chiarezza”. Mi/Vi domando: se si ponesse la questione come “incompatibilità morale” nei casi di Di Gerio e Notaro la maggioranza del 7 novembre come voterebbe? Probabilmente, nella migliore delle dichiarazioni “riprovevole eticamente, ma consentito dalla legge”? In tal caso i consiglieri verrebbero ritenuti incompatibili? Chissà se io sia il primo consigliere nella storia della città di Castrovillari, o forse appartengo ai casi rari (non so esattamente se e quante situazioni analoghe si siano verificate in passato), nell’esser stato ritenuto incompatibile, certo è che i presenti della maggioranza nel consiglio comunale del 7 novembre hanno sostenuto la mia incompatibilità costringendomi, di fatto, alla rinuncia del lavoro a soli dodici giorni rimasti alla fine del rapporto (o hanno evitato nella migliore-peggiore delle ipotesi l’eventuale proroga del progetto per un altro anno massimo come previsto dal bando a cui partecipai). Tanto dovevo per interagire con i cittadini di Castrovillari affinché la politica appartenga a tutti e soprattutto agli amanti della materia, assenti nel pubblico durante la seduta dello scorso Consiglio. Nel ringraziarvi per i numerosi messaggi ricevuti, nel salutarvi e nel rispondervi alla domanda che in molti mi hanno posto vi comunico di aver rimosso l’incompatibilità contestatami dalla maggioranza con deliberazione n.72, di aver rinunciato al lavoro e di onorare le 199 persone che hanno posto fiducia nei miei confronti durante le elezioni del 2015 ".
|