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Rete vaccinale in provincia di Cosenza, la proposta per migliorare l' offerta della Regione - Ha ottenuto risposta e conferma che continuerà a vigilare affinchè vengano attuati i rimedi proposti il consigliere regionale, Carlo Guccione che lo scorso 22 ottobre aveva presentato una interrogazione in merito. La soluzione proposta dalla Regione nella persona del Dirigente generale, Antonio Belcastro - è quella di ottimizzare le risorse umane attualmente esistenti, rimodulando i centri vaccinali in 21 sedi e individuando delle sedi satellite in modo da garantire la presenza di 2 medici, 3 infermieri e 1 unità amministrativa. La scelta delle 21 sedi, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale, sarà condivisa con tutti i direttori di Distretto in un incontro che sarà tenuto il 30 ottobre presso la sede del Distretto di Cosenza, informando in modo chiaro e secondo i principi di legittimità i sindaci del territorio. Parimenti - continua il Dirigente - si sta procedendo a una rivisitazione dei centri vaccinali dal punto di vista strutturale e igienico sanitario e in questo senso, a breve, secondo un calendario stilato con il direttore f.f. dell’UOC Servizi patrimoniali, entro dicembre 2019 saranno consegnati i lavori delle sedi di Cosenza, Castrovillari, Trebisacce ed Acri, idonei secondo la normativa. La nuova sede di Rende sarà individuata dal Comune in tempi brevissimi. L’anagrafe vaccinale entro questo mese avrà una copertura del 100% potenziata da 20 computer che sono stati deliberati ai fini dell’acquisizione. La maggiore criticità è rappresentata dalla carenza di personale medico e paramedico che l’Asp di Cosenza ha provveduto in parte a coprire con la richiesta di assunzione di igienisti e di infermieri, regolarmente inoltrata alla struttura commissariale per la necessaria autorizzazione. Contestualmente si è aperto un tavolo di discussione con i direttori di Distretto per verificare la possibilità di impegno nei centri vaccinali delle guardie mediche previo aumento monte orario -.
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