CASTROVILLARI/SANITA': CONTINUERA' REGOLARMENTE L' ATTIVITA' DEL REPARTO DI PEDIATRIA DELL' OSPEDALE. MA NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA et  at:  23/04/2019  

Castrovillari/Sanita': Continuera' regolarmente l' attivita' del reparto di Pediatria dell' ospedale - Con una nota inviata dall' ufficio stampa del comune, il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, comunica che è stata sottoscritta la convenzione  tra l’ASP di Cosenza e l’Azienda  Ospedaliera di Cosenza per l’utilizzo di personale medico di Neonatologia nel reparto di Pediatria dell’Ospedale del Capoluogo del Pollino. Nella nota si precisa che: " l' atto bilaterale è stato siglato in attesa del completamento della procedura concorsuale di nuovi pediatri ". Il problema nei giorni scorsi si era posto in modo serio e rimane un segnale tangibile di quanto sia vulnerabile a leggi  e balzelli dell' ultima ora la sanità territoriale. E' bastato che qualcuno non firmasse qualcosa che stava sulla sua scrivania da un mese per mettere a serio rischio un ulteriore servizio. Nella nota si specifica che il sindaco si è recato questa mattina presso l' ASP di Cosenza al fine di sollecitare ulteriormente tale adempimento che, finalmente, è stato evaso. Il Sindaco Lo Polito ha ritenuto inoltre di ringraziare il Presidente Oliverio, il quale tempestivamente ha dato risposta al problema, il direttore generale del Dipartimento regionale, Belcastro, per quanto evaso di sua competenza e, in modo particolare, il dr. Riccardo Scudo,  primario di Pediatria nell’Ospedale di Castrovillari, nonché tutto il personale medico e non  che in situazioni di oggettiva difficoltà, hanno  continuato a garantire i servizi  verso i piccoli pazienti  del punto nascita. La notizia ci si augura che segni un solco al di là del quale non si può scendere ma si può solo salire, ricordiamo che all' ospedale di Castrovillari il Piano di riordino della sanità regionale affida 236 posti letto ed al momento ne sono soddisfatti solo 128, vale a dire che  i servizi sanitari del nosocomio sono coperti al 54%. Un dato complessivamente allarmante che non deve lasciar dormire sonni tranquilli, anzi!

 

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