|
Lsu/Lpu interruzione dei servizi ed assemblea permanente in oltre l' 80% dei comuni calabresi. I sindaci scrivono ai Prefetti. Oltre l' 80% dei comuni calabresi ha aderito alle assemblee permanenti e al relativo blocco dei servizi indetto dai lavoratori ex Lsu/Lpu, facendo ben capire a cosa si andrebbe incontro qualora lo sciopero dovesse prolungarsi ad oltranza, la situazione ha creato già oggi notevoli disservizi ma si è trattato solo di prove generali. I sindaci dei comuni interessati hanno segnalato la situazione ai Prefetti compreso il sindaco di Castrovillari, insieme a tutti i comuni dell' area del Pollino calabrese, della Sibaritide e del Tirreno: Laino Borgo, Tortora, Scalea, Trebisacce, Cropalati, Cariati, Verbicaro, Mormanno, Frascineto, Castrovillari, Saracena, Firmo, Cerchiara di Calabria, Amendolara, Corigliano Rossano, Roseto Capo Spulico, Acquaformosa, Castroregio, Canna, Oriolo, San Lorenzo Bellizzi, Spezzano albanese, Sant'Agata d' Esaro, Buonvicino, Civita, Grisolia, Belvedere, Cassano allo Ionio. L' assemblea permanente continuerà anche domani in attesa che da Roma arrivino segnali che ad oggi non sono arrivati. Ricordiamo che il blocco dei servizi va a toccare settori cardini delle amministrazioni comunali quali ad esempio le manutenzioni del patrimonio, il trasporto scolastico, il servizio nelle scuole, negli asili nido, oltre ai vari servizi istituzionali negli uffici amministrativi, demografici, tecnici e finanziari dei vari Enti. 4.500 sono un numero di persone che se rapportati rappresentano quelli di un' azienda importante. Il Ministero del lavoro in particolare non può non far sentire la sua voce, il non ascolto e il contentino è una vita che questi lavoratori li vivono, cavalcati a seconda dell' onda da quello o quell' altro politico. E' giunta l' ora di dare il giusto inquadramento professionale a chi da oltre venti anni sopravvive nel precariato. La protesta come già dichiarato continua e in caso di nessun intervento del Governo sfocerà il prossimo 12 dicembre in una manifestazione da tenersi a Roma. Sino ad allora però non è escluso che i tavoli romani pongano fine alla questione, intervenendo al fine di scongiurare il caos nei servizi pubblici locali, le dichiarazioni su Facebook dunque non ufficializzate da firme e controfirme del Ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi vanno in questo senso:” … il governo intende mettere fine a una condizione di precariato che si trascina da troppi anni, causata e prolungata da altri governi. Vogliamo trovare una soluzione efficace e immediata già in Legge di bilancio ma, nel caso in cui ciò non fosse possibile per problemi tecnici, allora certamente prorogheremo i contratti per il prossimo anno e successivamente provvederemo per legge alla stabilizzazione definitiva. Insomma, nessuno resterà a casa ". Queste le parole sui social del Ministro, intanto la lotta degli ex Lsu/Lpu calabresi continua.
|