CALABRIA/SANITA' - MIGLIORANO I CONTI MA I SERVIZI? et  at:  27/07/2016  

Calabria/Sanita' - Migliorano i conti ma i servizi? - Il commissariamento della sanita' calabrese, targata Scura-Urbani almeno nei conti sembra andare sulla buona strada, dall' ultimo Tavolo interministeriale arrivano dati incoraggianti, tant' e' che rientreranno 50 milioni di euro di premialita' relativi agli adempimenti del 2012. In base ai dati diffusi nell' arco di 16 mesi cioe' dall' inizio dell' insediamento della nuova struttura commissariale sono 357 i milioni di euro erogati per la sanita' calabrese, numeri esigui ad ogni modo come si puo' ben intuire, si parla infine di soldi spesi per le prestazioni sanitarie in una regione che conta poco meno di due milioni di abitanti, in poco meno di un anno e mezzo, se vi sembrano molti basta pensare che un posto letto nell' ASP di Cosenza costa poco piu' di 331 euro al giorno calcolati su una degenza media di 8 giorni. Il problema dell' esiguita' dei servizi rimane soprattutto di quelli specialistici, ma non solo. Relativamente alla struttura ospedaliera di Castrovillari e' ormai sotto gli occhi di tutti l' effettivo depotenziamento e la sopra citata struttura commissariale in realta' nulla ha fatto per potenziare, non ha corretto la contorta idea di far condividere il reparto di chirurgia con una entita' lontana, quale puo' essere l' ospedale di montagna di Acri, non ha reso funzionanti le sale operatorie inaugurate ridicolmente gia' due volte, non ha favorito il ricambio dei medici ormai avanti con l' eta' e che dunque possono agire di esperienza ma non piu' di scienza, il detto dice: medici giovani e avvocati vecchi. Ma il peggio e' che il tardivo ricambio generazionale nei vari reparti sta conducendo alla chiusura degli stessi, leggi il reparto di ortopedia a Castrovillari, dapprima declassato ad ambulatorio aperto fino alle ore 14 e tra qualche giorno potrebbe verificarsi la disgrazia della completa chiusura. Per non parlare poi di altri reparti o del Pronto Soccorso, dove sulla testa dei poveri ricoverati e dei suoi familiari pende sempre la spada di Damocle su un ricovero a Lecce, a Potenza e via cosi'. Che FICHT abbia valutato come stabile il rating della Calabria poco importa, perche' la stabilita' di cui parla la societa' di studi economici passa per il taglio di servizi ai cittadini, personalmente ho sempre guardato con sospetto gli amministratori che si vantano di aver chiuso in attivo i loro bilanci mentre il numero di disoccupati cresce e quello dei servizi diminuisce. Il motivo e' piuttosto semplice ed evidente, un' azienda chiude il suo bilancio in attivo se tutti i suoi reparti funzionano e soprattutto i suoi operai lavorano, per gli Enti vale lo stesso discorso chiaramente con l' unica differenza che i suoi operai sono i cittadini che gonfiano le casse con il pagamento delle tasse e, se cio' non si verifica siamo di fronte ad incapacita' amministrativa, far quadrare due conti puo' essere relativamente semplice, essere capaci di programmare lo sviluppo e'  ben altra cosa.

 

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