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Alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e' stato aperto al traffico quasi tutto l’ultimo tratto in costruzione dell’autostrada A3 " Salerno-Reggio Calabria ", di oltre 20 km tra Laino Borgo e Campotenese in Calabria, in cui rientra anche il viadotto Italia. Secondo i dati diffusi da ANAS: " Grazie a questa apertura, questa estate la A3, per la prima volta nella sua storia, diventa percorribile senza cantieri e senza deviazioni per l’intera estensione di 443 km, sia in direzione nord che in direzione sud (su tre corsie per senso di marcia nel tratto compreso tra Salerno e Sicignano degli Alburni e due corsie per senso di marcia fino a Reggio Calabria) ". Gli interventi realizzati da Anas e i conseguenti benefici per la circolazione sono stati illustrati a Laino Castello (CS), nel piazzale Italia, antistante al Viadotto Italia, in un incontro al quale hanno partecipato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Sollecitato dai giornalisti presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi ha dichiarato: " Quanto oggi accaduto conferma in modo chiaro la volontà del governo di realizzare l’ammodernamento della 106 e di accellerare le procedure per l’avvio dei lavori del megalotto n. 3 Sibari- Roseto ". L' intervento del Primo ministro ha dunque introdotto l' altro enorme problema della viabilita' calabrese, vale a dire la SS 106 ed il clamoroso recente blocco del relativo progetto. Il tratto della A3 aperto oggi è relativo al Macrolotto 3.2 (l’ultimo grande cantiere dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria), compreso tra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,400) e lo svincolo di Campotenese (km 173,900) in provincia di Cosenza, per complessivi 20,5 km, i cui lavori sono affidati al Consorzio Italsarc (composto dalle aziende CMB di Carpi e Ghella S.p.A.). Proprio lungo il macrolotto 3.2 è ubicato il viadotto ‘Italia’, che, con i suoi oltre 1.120 metri ed un’altezza di 260 metri dal fondovalle, rappresenta il secondo viadotto più alto d’Europa; in considerazione dell’elevata quota e del territorio orograficamente complesso che esso attraversa, l’attività di realizzazione dei nuovi viadotti di accesso in acciaio alla campata centrale a grande luce dell' Italia (in sostituzione dei vecchi viadotti in cemento armato, opportunamente demoliti) è stata particolarmente complessa. Al riguardo è utile evidenziare, ad esempio, che per mettere in opera l’acciaio, utilizzato per costruire la nuova struttura, alla quota dell’impalcato del viadotto ‘Italia’ sono state impiegate Gru da 600 tonnellate (tra le più imponenti del Paese).
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