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Calabria/Sanita', il Consiglio dei Ministri impugna due leggi regionali: interferiscono con le funzioni del commissario ad acta per l' attuazione del piano di rientro - Di fronte ad una sanita' ampiamente in declino in termini di servizi e prestazioni la politica continua imperterrita a sotterrare i diritti dei cittadini. Ieri ( 10/06/2016 ndr ), il Consiglio dei ministri si è riunito sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti e su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato diciannove leggi delle Regioni e delle Province Autonome. Due le leggi regionali della Calabria che la Consulta ha deciso di impugnare entrambe dello scorso 20 aprile: 1) Legge della Regione Calabria n. 10 del 20/04/2016, " Norme per la tutela della salute dei pazienti nell’esercizio delle attività specialistiche odontoiatriche ", in quanto alcune norme in materia sanitaria, riguardanti l’autorizzazione sanitaria degli studi odontoiatrici, interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dell’art. 120, secondo comma, Cost., e contrastano con le previsioni del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dei principi fondamentali della legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione. 2) Legge della Regione Calabria n. 11 del 20/04/2016 “Istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie, tecniche della prevenzione e delle professioni sociali – modifiche alla legge regionale 7 agosto 2002, n. 29”, in quanto alcune norme in materia sanitaria, che istituiscono il servizio delle professioni sanitarie e il servizio sociale professionale nelle Aziende sanitarie, interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dell’art. 120, secondo comma, Cost., e contrastano con le previsioni del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dei principi fondamentali della legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione. Un’altra norma riguardante l’incarico dei Commissari straordinari delle Aziende Sanitarie e di quelle Ospedaliere contrasta con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di tutela della salute, e viola l’art. 117, terzo comma, della Costituzione. La norma che raddoppia la durata degli incarichi dei commissari di Asp ed Ao. Insomma un bel pasticcio perche' mentre carta canta i diritti dei cittadini vengono sempre più messi da parte e gli ospedali sempre piu' depotenziati. Nel caso specifico addirittura e' quanto mai palese che ad esempio l' ortopedia a Castrovillari come reparto si allontana sempre piu', cosi' come molti altri servizi e' il caso che il Comitato della salute pubblica da tempo costituito ma i cui frutti non si vedono, piu' che continuare a cianciare si decida ad agire non solo responsabilizzando i cittadini intraprendendo lotte d' altri tempi, ma anche responsabilizzando i medici che attualmente operano nel locale nosocomio. Solo trenta anni fa era impensabile che le patologie piu' ovvie anche se urgenti venissero trattate fuori Castrovillari e l' ospedale rendeva servizi che oggi nemmeno si sogna, il medico e' prima di tutto uno scienziato ma sembra che molti operatori se ne siano dimenticati, la salute dei cittadini non e' merce contabile ma e' una questione di scienza e non e' inutile ribadirlo, e nel torto o a ragione quando una regione legifera in materia di sanita' il Consiglio dei Ministri non può uscirsene con un: " interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario ". Ai cittadini ammalati servono risposte non tribunali dove si perdono anni. Lo stesso Consiglio dei Ministri ha invece ritenuto ammissibili le seguenti due leggi regionali: 1) Legge della Regione Calabria n. 12 del 20/04/2016 “Modifiche alla legge regionale 12 febbraio 2016, n. 2 (istituzione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)”.2) Legge della Regione Calabria n. 13 del 20/04/2016 “Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2015, n. 31 e alla legge regionale 30 dicembre 2015, n. 32”.
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