CASTROVILLARI - VERTENZA ITALCEMENTI, L' AZIENDA PUNTA AL RIDIMENSIONAMENTO MA IL TERRITORIO NON CI STA E I LAVORATORI AVVIANO LO SCIOPERO AD OLTRANZA et  at:  28/11/2015  

Castrovillari - Vertenza Italcementi, l' azienda punta al ridimensionamento ma il territorio non ci sta e i lavoratori avviano lo sciopero ad oltranza - L' Italcementi punta allo smantellamento dello stabilimento di Castrovillari,  e' quanto emerge dal comunicato sindacale inviato, nel quale si spiegano i passi che l' azienda bergamasca sta compiendo per arrivare a ridurlo a solo centro di macinazione - Le ragioni sono da individuarsi nella scelta dichiarata della proprietà di trasformare la “fabbrica” in “centro di macinazione”  con conseguente riduzione dei posti di lavoro che da circa ottanta diventerebbero 25 senza considerare i riflessi negativi per un indotto che coinvolge più di 200 persone -.  C' e' da dire che il Governo nell’ultimo incontro tenutosi al Ministero del Lavoro ha dato la disponibilità a concedere una CIGS a condizione che ci siano investimenti e che soprattutto non si chiudano fabbriche. Questa volontà chiaramente è da ravvisarsi nella opportunità , in attesa che subentri la nuova proprietà Heidelberg Cement non prima dell’ estate del 2016, di mantenere la struttura industriale intatta e tutti i lavoratori all’ interno del perimetro aziendale. Ciò anche in considerazione del fatto che il Ministro Guidi ed il Governo hanno  dichiarato che dovranno essere i nuovi proprietari a presentare un nuovo piano industriale che miri a proteggere quella che è da tutti definita una “eccellenza italiana” fatta di uomini, professionalità e ricerca. Oggi la CIGS annunciata da Italcementi, in contraddizione con quanto richiesto dal Governo, nell’ ultimo incontro romano, concederebbe sì la copertura a tutti i lavoratori ma allo stesso tempo farebbe delle scelte industriali che soprattutto al SUD dismetterebbero due fabbriche Salerno e Castrovillari contravvenendo all’ ultimo piano industriale presentato anche in sede ministeriale nel 2013. Nel comunicato sindacale si specifica inoltre che: " Teniamo a precisare che tale richiesta di attivazione della Cigs per riorganizzazione non contempla tecnicamente la necessità di scelte industriali drastiche ( Trasformazione in centri di macinazione ) e pertanto potrebbe essere attivata non toccando la struttura industriale italiana permettendo così al Governo ed alle Istituzioni di arrivare al confronto con Heidelberg senza pregiudicare il futuro della multinazionale italiana ". " Il Sud e la Calabria non hanno bisogno di altri  "scippi "  - continua il comunicato - ed è paradossale che mentre ANAS e il Governo annunciano più di 3 miliari e mezzo di investimenti infrastrutturali nel nostro territorio, Italcementi chiude gli impianti industriali ". Una situazione che sta degenerando e soprattutto che non spiega perche' Italcementi stia indebolendo di fatto il suo patrimonio alla vigilia della vendita, potrebbe essere, ma siamo nel campo delle insinuazioni che una pre-opa ci sia gia' stata e nei patti ci sia un calo dei prezzi per chi acquista in questo caso Heidelberg Cement. In una situazione di questo tipo potrebbe rendersi necessario l' intervento del Ministero competente che vada a valutare eventuali grossolane irregolarita'. Una situazione inaccettabile e' stata definita dai sindaci del comprensorio e dal Presidente del Parco del Pollino che in un comunicato congiunto inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ribadiscono: " Riteniamo inaccettabile ed incomprensibile una eventuale chiusura ed ostinazione della ITALCEMENTI Spa e non permetteremo con la determinazione che ci contraddistingue atteggiamenti di questo genere visto che la legge lo permette ed il Governo è d’accordo. Attivassero una CIGS senza toccare nessuno ed in particolare il SUD ,questo è l’atteggiamento responsabile che una impresa come la ITALCEMENTI deve al territorio, allo Stato Italiano per tutto quello che hanno avuto in più di 100 anni storia industriale italiana ".  QUITROVI LA LETTERA SOTTOSCRITTA DAI SINDACI DEL COMPRENSORIO E DAL PRESIDENTE DEL PARCO DEL POLLINO, QUI TROVI IL COMUNICATO SINDACALE.

 

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