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Castrovillari - Dal Pollino agli abissi, quando un sogno diventa lavoro. E' quello che e' capitato a Simone Diodati - Non capita spesso di imbattersi in un palombaro men che meno se trattasi di un fondalista castrovillarese, per chi subisce il fascino del mare e' davvero un' occasione unica per lasciarsi trasportare dai suoi racconti. Parliamo di Simone Diodati e del coronamento del suo sogno diventato anche lavoro. Diplomatosi presso l' I.P.S.I.A. di Castrovillari, Simone Diodati ha avuto l' opportunita' di iscriversi ad un corso di formazione a Trieste come O.T.S.I. ( operatore tecnico subacqueo iperbarico ), e' partita cosi' la sua avventura per i fondali di quasi tutti gli oceani nella sua lista manca solo quello Indiano e di gran parte del Mediterraneo. Il mare piu' bello che ha incontrato ci racconta e' quello della Libia il cui livello di contaminazione puo' essere paragonato alle coste italiane degli anni '50, quello piu' brutto sta invece tutt' intorno ad Abû Dhabî, nel Golfo Persico capitale degli Emirati Arabi Uniti il cui fondale e' di fatto distrutto dalle frequenti perforazioni petrolifere. In giro per i mari ha incontrato Yumi ( giapponese ) sua moglie, l' incontro manco a dirlo e' avvenuto a Malta durante un corso di perfezionamento di inglese. In 10 anni di lavoro con imprese famose nel settore ha solcato i fondali di piu' di 30 nazioni e quando gli chiediamo il pericolo piu' grande che un uomo corre a 200 metri di profondita' lui ci risponde che il peggior nemico e' se stessi se si perde la concentrazione. Non impressionanti squali o calamari giganti, dunque, quelli da cui difendersi a simili profondita' ma solo qualche cernia che ha voglia di mordicchiare la muta e che va via con un colpo di martelletto. Un lavoro duro quello del palombaro che nasconde tanti rischi per la salute e che Simone ha lasciato ormai da qualche anno, ora produce mute personalizzate di alta qualita' presso il suo laboratorio in via Francesco Branca, 12 a Castrovillari ( uff. 0981.22833 - fax 0984.1801406, sito e-commerce: http://www.simonsub.com ). Mute di alto livello frutto dell' esperienza acquisita nei dieci anni di sommozzatore professionista, tra tutte colpisce la muta riscaldata grazie all' ausilio di una serpentina all' interno della quale viene pompata direttamente l' acqua calda dalla barca e tecnicamente e' definita: hot water suite. Un mare che Simone Diodati non dimentica e sia pur a distanza continua a produrre ausili che permetteranno ad altri di calcare quei fondali.
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