L' ASSOCIAZIONE " CITTA' SOLIDALE " A TUTTO CAMPO SU SANITA', ENERGIA E OCCUPAZIONE: SAREBBE BELLO RICOSTITUIRE QUELLE MERAVIGLIOSE SINERGIE DEGLI ANNI ’60 et  at:  25/03/2014  

Le recenti diatribe sulla Centrale del Mercure  e sulle varie iniziative di Sviluppo del nostro Territorio, mi spingono, con la memoria a ripercorrere le vicende degli anni ‘60, da me vissute da un’angolazione particolare, in cui la tensione morale, politica, istituzionale fu così alta da determinare le realizzazioni più importanti che avrebbero, poi, provocato, negli anni successivi, un notevole progresso economico e sociale. In quegli anni, infatti, le sinergie fra le Istituzioni nazionali, comunali e provinciali, pungolate  costantemente dalla  Diocesi, che si estendeva anche in Basilicata, guidata da Mons. Raffaele BARBIERI, riuscirono a porre le basi per la successiva creazione del Parco del Pollino; realizzarono il Consorzio di Bonifica; istituirono le famose Feste della Montagna con la costruzione degli attuali rifugi al piano di Ruggio; costrinsero l’ANAS ad invertire il tracciato autostradale originariamente progettato per la costa tirrenica; convinsero l’ENEL a costruire una Centrale termoelettrica alimentata a lignite, da estrarsi nel territorio del Pollino  calabro-lucano. Da allora si aprì una stagione feconda per l’ occupazione e lo sviluppo, favorita, anche, da iniziative industriali ed  agroalimentari che sorsero nella nostra zona e che videro la Città di Castrovillari ed i suoi Amministratori al centro di una regìa strategica e di coordinamento, accettata e riconosciuta dagli altri Comuni al punto tale che si susseguirono, con il loro appoggio, ben due proposte di Legge per  istituire la provincia del Pollino.  Oggi sembra che quella tensione stia venendo meno ad  incominciare dalla gestione della Sanità territoriale e degli ospedali dell’ex  ASL n° 2; dalle difficoltà circa l’individuazione delle linee di Sviluppo  territoriali e dell’utilizzazione delle nostre numerose e pregevoli risorse;  dalle scelte strategiche circa lo smaltimento dei rifiuti; dalla dialettica  accesa, ma sterile, sui problemi dell’industrializzazione  e dell’occupazione  che salvaguardi anche l’Ambiente e le vocazioni precipue del Territorio legate  all’Agricoltura, alla valorizzazione delle Risorse artistiche, culturali e naturali. Come Associazioni, composte soprattutto da giovani,  avvertiamo in modo particolare l’imbarazzo delle nostre Popolazioni che  assistono impotenti a mancate o errate o, addirittura, strumentali, scelte  delle Istituzioni locali che penalizzano ulteriormente le nostre Comunità che  si vanno spopolando sempre più e che sono colpite da continue “emorragie” migratorie.  Si pensi, per esempio, alla riduzione degli Alunni iscritti nelle nostre Scuole, frutto non solo di una diminuzione della natalità ma anche di rinnovati flussi migratori verso il Nord dell’Italia o all’Estero. Sarebbe bello ricostituire quelle meravigliose  sinergie degli anni ’60, senza reticenze, omissioni e ripicche, ad  incominciare, così come si sta tentando di fare in questi giorni in alcune

Istituzioni locali, a dare risposte certe e definitive circa l’occupazione e lo  sviluppo, anche sciogliendo l’intricato nodo della riapertura della Centrale del Mercure; della gestione delle risorse territoriali e dei fondi comunitari;  del rilancio del Sistema sanitario zonale, soprattutto degli Ospedali; della  rivisitazione ed utilizzazione dell’ex area ASI; della ripresa e del  potenziamento delle attività agroalimentari. Come Associazione, nei prossimi giorni, coinvolgendo  anche le altre Realtà associative, ci faremo portavoce di queste esigenze  primarie presso le Istituzioni  per  cercare di riannodare le fila di un  dialogo che procede a singhiozzi  attraverso il quale potrebbe ricostituirsi un  sistema sinergico che dovrebbe, secondo noi,dischiudere orizzonti più luminosi  per le nostra Popolazioni. Prof. Giovanni DONATO

 

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