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COMUNICATO STAMPA DEL CANDIDATO SINDACO, DONATELLA LAUDADIO: PROVIAMOCI INSIEME, CAMBIARE SI PUO’ | et at: 06/06/2007 |
COMUNICATO STAMPAProviamoci insieme, cambiare si puòCastrovillari, 6 giugno 2007Nuovo appuntamento con la piazza per la candidata sindaco del centro sinistra, Donatella Laudadio. Nel Cinema Ciminelli, a causa del maltempo che condiziona le uscite pubbliche dei candidati al ballottaggio del 10 e 11 giugno, si consuma uno degli ultimi atti della campagna elettorale per le amministrative di Castrovillari.Durante la serata sul palco si alternano i rappresentanti di tre delle nove liste che sostengono Donatella Laudadio nella corsa alla carica di primo cittadino della città di Castrovillari (le altre sei liste saranno rappresentate nella serata di chiusura della competizione elettorale) e il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.Nello specifico Laura Giannitelli (PDM) si sofferma a trattare i temi dell’ambiente come risorsa, Marisa Urso (SDI) introduce e approfondisce i temi delle politiche sociali, ricordando le azioni verso i più deboli messe in campo dalle amministrazioni di centro sinistra negli ultimi anni, e cancellate dalla giunta Blaiotta, e Nicola Di Gerio (Margherita) che si sofferma sulla necessità di ridare alla città di Castrovillari quel ruolo di centralità che ha perso negli ultimi anni, riallacciando rapporti e relazioni istituzionali anche con gli enti sovraterritoriali.Poi è il momento della candidata. Donatella Laudadio sottolinea subito la grande presenza di pubblico che assiste alla serata. “La vostra presenza mi riscalda il cuore”, afferma, e inizia a ringraziare innanzitutto i 5585 cittadini di Castrovillari che l’hanno sostenuta al primo turno, i 172 candidati delle liste a lei collegate che sono “le mi gambe, la mia speranza. Noi metteremo al servizio della città questa rete di speranze”. Poi ringrazia uno ad uno gli altri candidati a sindaco di questa tornata elettorale (Ceccherini, Laghi e Saladino) “che non ho sentito ostili e nemici. Li ringrazio per la correttezza dimostrata e per essere persone che credono nella democrazia di convivere nella diversità”. “Non posso – ha poi continuato – ringraziare l’ex sindaco che ha mostrato la sua vera natura, ha fatto cadere la maschera, con un linguaggio volgare di offesa personale (in riferimento alle esternazioni avute durante l’ultimo comizio elettorale)”.“Io credo – ha continuato con ferma pacatezza Donatella Laudadio – che chi ha rappresentato la massima istituzione cittadina ed è un educatore non può dare un così degradante spettacolo di sé. Io voglio una politica di alto profilo che ha sempre rispetto dell’altro. Noi conviviamo con la diversità rispettandola, rivendichiamo la dignità dei nostri candidati e misuriamo la politica sulle cose fatte e che faremo”.Donatella Laudadio ha poi ricordato le cose fatte nei 13 anni di amministrazione provinciale per la città e si è soffermata sulle cose non fatte da questa amministrazione “uscita”. “Le condizioni di degrado dei quartieri peritici sono inenarrabili, segno della politica dei più forti che privilegia chi sta meglio. I cittadini dei quartieri degradati devo essere ricondotti ad una stato di cittadinanza”. Poi ha toccato la questione dei cantieri aperti nel centro della città, dove non lavorano imprese del territorio e tanto meno lavoratori della città, ma tutti forestieri. Ha toccato la questione dei 236.000 euro che la regione aveva stanziato per la raccolta differenziata che non sono mai stati utilizzati. “Dare risposte ai diritti – ha affermato Donatella Laudadio – significa anche dare occupazione. Questa amministrazione rappresenta l’inefficienza, l’inettitudine e l’incapacità all’ennesima potenza”.Poi è entrata nel merito della cose che si faranno con lei alla giuda della città. Innanzitutto la legalità, punto nodale dell’azione di governo, con una vigilanza attenta sugli appalti che fanno ribassi d’asta impossibili, con il conferimento di incarichi per concorso pubblico, attraverso un bilancio partecipato e con un consiglio comunale aperto, partecipato, coinvolgendo anche i ragazzi (con un consiglio comunale ad hoc) e i quartieri. Un modo di fare politica dal basso, insomma, che coinvolga le categorie professionali attraverso le consulte, dove si coinvolgeranno, a servizio della città, le professionalità esistenti in maniera da non dover più ricorrere a consulenti super pagati. | |
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