LE CONSIDERAZIONI DEL SINDACO LO POLITO, SULL' ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE et  at:  13/07/2013  

Mi corre l’obbligo effettuare alcune considerazioni rispetto a quanto avvenuto con la celebrazione di una seduta di consiglio comunale nella giornata di ieri, in seconda convocazione, sugli stessi punti già trattati nella giornata precedente in prima convocazione. Prima di entrare nel merito bisogna dare immediatamente risposta alla proposta del consigliere Salerno Eugenio di un governo cittadino di larghe intese e di salute pubblica altrimenti opposizione dura. La risposta è un secco no perché questa maggioranza ha già un governo, della sola Città di Castrovillari, e non ha bisogno di un governo “spoke” di salute pubblica Castrovillari-Acri. Per il resto quanto avvenuto ieri con una nuova seduta di consiglio comunale non merita commenti, lasciati alla Città, ma la sola ricostruzione dei fatti di notevole rilevanza sotto l’aspetto giuridico e politico. Ieri è capitato che il presidente del consiglio comunale Salerno Eugenio sostituendosi anche al Tar abbia lui stesso dichiarato l’illegittimità della seduta del consiglio comunale in prima convocazione e svolto, unitamente ad altri 5 consiglieri comunali (Dolce, Laghi, Massarotti, Santagada e Russo Pasquale) un consiglio comunale sugli stessi punti già trattati nella giornata precedente. Qui non si tratta più di interpretazione di una norma di legge (diversa tra gli stessi Giudici tanto che il Tar Lazio e il TAR Puglia, ma soprattutto la Corte Costituzionale, danno un’interpretazione diversa rispetto al precedente del Tar Lombardia cui la minoranza si aggrappa) ma di Repubblica delle banane. La decisione sulla legittimità di un atto amministrativo compete alla sola Autorità Giudiziaria. Invece il nostro presidente del consiglio comunale si è ritenuto nelle condizioni di essere anche Giudice. In ciò avallato da quei 5 consiglieri comunali che gli facevano da cornice.  Ha fatto ciò nonostante una nota scritta di chiarimento del segretario comunale dell’ente. Ha, in altri, termini, utilizzato dipendenti e risorse dell’ente al di fuori delle proprie competenze. Proprio per tale ragione, la questione è già stata dallo scrivente portata a conoscenza di sua Eccellenza il Prefetto e dell’Autorità giudiziaria competente.  Così come è stata rappresentata alle Autorità suddette la violazione dello Statuto comunale (la nostra Costituzione) che prevede l’appartenenza di Presidente e vice Presidente uno alla maggioranza ed uno alla minoranza che, invece, nel nostro caso appartengono entrambi alla minoranza.  Sotto l’aspetto politico verifichiamo una consolidata novità nel panorama politico cittadino e già evidenziata nell’ultimo consiglio comunale: la sintonia, l’armonia e la visione unitaria dei consiglieri “cacciati” dalla maggioranza Russo Pasquale e Salerno Eugenio, con tutti i consiglieri delle liste civiche ed il consigliere di SEL Franco Dolce (già nella coalizione con le liste civiche sotto lei cui insegne è stato eletto). Tutti insieme, però, i consiglieri di minoranza, conteggiando anche i 2 consiglieri del PDL, arrivano ad 8. Il consiglio comunale è composto da 17 membri effettivi e con diritto di voto. Il centro-sinistra può contare su nove voti. E questa in democrazia, oltre che in aritmetica, è maggioranza. Ed è la maggioranza politica che gli elettori hanno voluto e votato e che i consiglieri di minoranza, in cui oggi vengono annoverati anche i consiglieri Russo Pasquale e Salerno Eugenio (eletti non per forza propria, entrambi seconde nelle rispettive liste, ma soltanto perché il sottoscritto è risultato vincente al ballottaggio e gli stessi sono rientrati nel “premio”, si fa per dire, di maggioranza), hanno il dovere democratico di rispettare. Ritengo che non possano farsi interpreti della volontà degli elettori, già espressa democraticamente con il voto, né i coordinatori del PDL che dopo dieci anni di governo non è andato neppure al ballottaggio, segno evidente che non è in grado di intercettare ed interpretare le esigenze dei cittadini ed oggi chiede elezioni anticipate essendo in chiara “astinenza da potere”, e né le liste civiche (nell’ultima tornata rinforzate da IDV e FLI) che dopo la seconda bocciatura elettorale deve prendere atto che non vi possono essere sempre elezioni finchè non si vince.  Forti del sostegno di una maggioranza politica e convinti che con i 2 consiglieri in meno, nelle persone di Eugenio Salerno e Pasquale Russo, la compagine di governo di centro-sinistra non si è indebolita ma rafforzata, continuiamo a lavorare alacremente nel solo interesse della Città sperando che la compagine unica di opposizione indistintamente composta da liste civiche, Russo Pasquale ed Eugenio Salerno, PDL e Franco Dolce (in rappresentanza di quel SEl che non vuole stare in maggioranza perché non ama gli inciuci), si confronti realmente sulle problematiche di interesse generale e si informi delle azioni messe in campo da questa maggioranza e su questo avvenga il dibattito politico.  Mimmo Lo Polito Sindaco di Castrovillari 

 

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