IL CONSIGLIERE REGIONALE GUAGLIARDI: OSPEDALE DI CASTROVILLARI INEFFICIENTE MANCANO I MEZZI et  at:  27/06/2013  

Il consigliere regionale Guagliardi: ospedale di Castrovillari inefficiente - Visita di carattere personale del Consigliere regionale della Calabria, Damiano Guagliardi  (Fds ), recatosi per motivi personali presso l' ospedale di Castrovillari, dove ha raccolto notizie, tra gli utenti presenti, sulle problematiche del Pronto soccorso: grave carenza di personale medico ( solo 4.5 medici + il primario a fronte di 10 medici + il primario ); carenza di personale paramedico e ausiliario; un solo defibrillatore in codice rosso (vetusto); un solo monitor in codice rosso (vetusto); cardiolini per ecg n 2 vetusti che non trasmettono l'ecg in cardiologia per la refertazione; sedia a rotelle n 2 (vetuste) ; barelle n 3 per trasporto pazienti (vetuste); carenza farmaci, garze, cateteri venosi, cerotti, ecc.; carenza ferri chirurgici e presidi sanitari; carenza di attrezzature per traumatologia: collari, barelle spinali ecc.; grave carenza di posti letto in medicina, cardiologia, ortopedia; affluenza giornaliera di circa 80 persone in 24 ore''. Gagliardi si chiede ''come sia possibile che possa accadere tutto cio' e in tutta tranquillita'? Eppure con i DPGR N.18 del 22-10-2010 e N.106 del 05-07-2012 l'ospedale di Castrovillari e' stato qualificato come ospedale SPOKE, cioe' una sede DEA (Dipartimento di emergenza e di accettazione) di primo livello, al quale sono attribuite le specialita' di media diffusione e di media complessita' nel trattamento delle patologie. E in quell' ospedale si riversano i tanti malati che potevano recarsi a San Marco, Lungro, Mormanno e Trebisacce. Mi chiedo anche a cosa serve la qualifica SPOKE, se poi di fatto tutto va indietro e le qualificazioni sono solo nominalistiche? Fra l'altro non credo che questa sia colpa del Tavolo Massicci, o dei massimi sistemi che dovrebbero guarire il sistema sanitario calabrese! Penso invece che qualche dirigente sia persona indolente o incapace o prevenuto o arrogante verso i diritti del malato''.

 

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