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Castrovillari e del comprensorio
| PER GIANNI DONATO INOPPORTUNO DISCUTERE DEL REGOLAMENTO SULLE UNIONI CIVILI NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE | et at: 13/06/2013 |
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Carissimi, in preparazione del Bilancio di previsione, ci si sarebbe aspettati una discussione, che spero avverrà nelle prossime sedute consiliari, sulla situazione delle famiglie di diritto, delle giovani coppie, di quelle anziane, degli aspiranti al matrimonio in difficolta', per mettere a fuoco quali iniziative concrete, anche di carattere economico, l' Amministrazione comunale potra' mettere in atto per aiutare queste categorie di Cittadini a superare la gravissima congiuntura che stanno vivendo. Invece si e' preferito inserire all' ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale un punto molto delicato, non discusso ampiamente nel Partito, circa l’approvazione del “ regolamento sulle unioni civili ”. Al di là della mia profondissima convinzione che la Famiglia fondata sul matrimonio fra Uomo e Donna, così come prevedono il Diritto naturale e la nostra Costituzione, sia un fondamento inalienabile della nostra Società, ritengo che questo punto all’ordine del giorno sia improduttivo sia dal punto di vista del Diritto e della Legislazione sia da quello economico. Per di più questo è un argomento sul quale le opinioni, soprattutto dei Partiti di Maggioranza, non sono ancora concordi e, allo stato, anche a livello nazionale, è in atto una discussione che, a partire dal Governo Prodi, non ha trovato, per il momento, soluzioni condivise. Sarebbe opportuno, da Cattolico democratico impegnato in Politica intendendo dare un mio umile contributo di idee, considerata la situazione nazionale e locale che vede la presenza di moltissime coppie di fatto, non solo legate fra loro da vincoli sentimentali ma anche affettivi e di solidarietà, sollecitare, anche da parte del Consiglio comunale, la modifica del Codice civile, attraverso una legge del Parlamento, che garantisca loro i diritti alla successione, alla pensione, alla reversibilità, all’assistenza medica ed ospedaliera. Se, invece, sull’onda di quanto sta avvenendo in alcuni Paesi europei a livello di legislazione nazionale, si vuole utilizzare l’argomento come “ cavallo di Troia” per introdurre, nell’opinione pubblica castrovillarese, modelli di famiglia diversa, non condivisi non solo da me ma, anche, da molti elettori ed iscritti al PD, si rischia, a mio avviso, di ingenerare confusione e divisioni inutili e dannose per i Cittadini e le Forze politiche e di non rendere un servizio alle coppie di fatto che hanno diritto a tutele e garanzie. Colgo l’occasione per abbracciarVi fraternamente. Gianni DONATO
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