IL MINISTRO BIANCHI PER DONATELLA LAUDADIO et  at:  22/05/2007  
 
COMUNICATO STAMPA/resoconto

 

IL MINISTRO BIANCHI PER DONATELLA LAUDADIO


Castrovillari, 22 maggio 2007  

 

Il motivo per cui sono qui è per sostenere il candidato a Sindaco Donatella Laudadio. E’ il sostegno di tutto il Governo e del Presidente Prodi che quando ha sentito che si trattava di un candidato donna, dell’Unione, mi ha chiesto di darle un incoraggiamento speciale”.
A parlare è il ministro Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti, a Castrovillari, lunedì 21 per incontrare la città, Donatella e i lavoratori delle Ferrovie della Calabria. Prima nel dopo lavoro dei ferrovieri, con il presidente dell’azienda calabrese, Scali e il direttore Lo Feudo, spiega di avere a cuore le sorti dell’ex calabro-lucana. Poi, nel teatro Sybaris, ascolta pazientemente gli interventi dei presenti e le loro istanze, coordinate dal deputato del territorio, on. Fernando Pignataro.“Abbiamo bisogno, a Sinistra, di unità, unità, unità”, dice Bianchi riferendosi all’assenza di Rifondazione comunista. Fa riferimento al Partito Democratico e alla nuova Sinistra, un progetto che farà bene al Paese. E poi il lavoro fatto sinora, a partire dal “no” al Ponte, che è costato tante critiche ma anche tanti “si”. Bianchi li snocciola uno per uno: la ferrovia Battipaglia-Reggio Calabria. In 3-4 anni, con 4-5 miliardi possiamo fare, ha detto, la linea veloce, senza pensare, per ora, all’alta velocità che non è possibile perché non ci sono i soldi.
La Strada Statale 106 sarà innanzitutto messa in sicurezza, e poi si farà la superstrada. Sarà resa dignitosa la ferrovia ionica con il raddoppiamento del binario, l’elettrificazione e l’acquisto di nuovi treni. Si sta lavorando pure al rilancio del porto di Gioia Tauro, “una grande occasione per l’intero Paese”.Bianchi ha sostenuto che “occorre mettere in pista un progetto di sviluppo per la regione e partendo da questo realizzare un nuovo “pacchetto Calabria” (norme e risorse) che serva a implementare da qui a dieci anni (ritenuto un tempo ragionevole) il progetto per far sì che la Calabria diventi quella che oggi immaginiamo”.Secondo il ministro bisogna puntare, cosa non fatta sinora, sulla direttrice ionica: “è la grande possibilità di sviluppo”. Creare un “sistema territoriale multipolare”. Impostare un ragionamento di rete produttiva. Pensare all’area produttiva agricola, alla Piana di Sibari, all’area archeologica (sempre quella di Sibari, la più grande del mondo).
Cosa possiamo fornire, noi, come ministero dei Trasporti, ha detto Bianchi. Il porto di Corigliano, che dev’essere commerciale e turistico. L’aeroporto di Sibari, che dev’essere un progetto “specificato per servizi, di tipo turistico e commerciale, quindi stagionale, per far sì che non sia anti economico e che, quindi, possa essere gestito. Sulla ferrovia, ha continuato Bianchi, si può aprire un discorso per il collegamento con l’unica direttrice attualemente sviluppata, quella tirrenica, quindi tra Castrovillari e Sapri. Ma anche il discorso avviato da Ferrovie della Calabria, ha sostenuto Bianchi, può significare molto. Il ministro, infatti, prima dell’incontro pubblico al Sybaris aveva incontrato le maestranze dell’azienda, dando la sua disponibilità al presidente Scali a discutere del nuovo Piano industriale con gli stessi lavoratori.Infine la chicca, che da queste parti sta a cuore ai più: la possibilità di ripristinare la ferrovia, l’ex calabro-lucana, a fini turistici. E’ possibilista, Bianchi. “Ne stiamo parlando e continueremo a farlo, per trovare i fondi, con il ministero dei Beni Culturali e con quello all’Ambiente. Investiremo perchè è un livello diretto di offerta, perchè Ferrovie della Calabria è un’azienda a disposizione della città e del suo comprensorio”. A conclusione una riflessione da urbanista: “Questa città ha bisogno di una ripassata“, e giù l’applauso. “Mi sembra stiamo nel ciclo del mal governo“. E il saluto con il riaffermare il suo obiettivo di ministro: “Vorrò far muovere il Paese in maniera efficiente e sostenibile e fare qualcosa per la Calabria”.
Donatella Laudadio ha ringraziato il ministro e il PDCI per aver organizzato l’incontro. “A livello governativo - ha detto - vogliamo essere sentiti sempre più spesso”. “In questi ultimi anni si è consumato un tragico percorso d’isolamento e di emarginazione avvenuto con la razionalizzazione (dicasi smantellamento) infrastrutturale: Ferrovie della Calabria, Sip (oggi Telecom), Enel e di altri reti materiali e immateriali”. “Castrovillari - ha continuato Laudadio - si è chiusa in un localismo tragico e autolesionistico che potrebbe continuare se non si volta pagina”. L’intervento straordinario nel Mezzogiorno, per la candidata sindaco dell’Unione non ha effettuato la ricaduta sperata. Oggi abbiamo strumenti concertativi e enti programmatori. Ma c’è bisogno di programmare lo sviluppo dal basso, con una cabina di regia (Castrovillari) che può incardinare in maniera produttiva le risorse.
“Siamo orgogliosi di essere calabresi - ha detto poi Laudadio - e verremo a Roma non con il cappello in mano, ma in testa, per chiedere diritti, non favori“. Le direttrici dello sviluppo ci sono e sono per noi chiare. Li ricorda: agro-alimentare, industria legata alle vocazioni del territorio, turismo culturale e ambientale (Parco del Pollino). Di cosa abbiamo bisogno? L’elenco è lungo: incentivi con la leva del controllo, interventi sul credito, sulla sicurezza e la legalità, e poi tante infrastrutture. Il poteziamento dell’A3 (per lo svincolo di Castrovillari-Frascineto lei ha fatto stanziare, alla Provincia, 10 milioni di euro), la Strada Statale 106, la bretella per lo Ionio e per il Tirreno, l’intermodalità dei trasporti, l’aeroporto di Sibari, il potenziamento commerciale del Porto di Corigliano e di quello turistico dei Laghi di Sibari, il potenziamento delle reti locali per la Calabria del Nord. Ma anche per Sapri, per l’aeroporto di Lamezia (il ministro ha dato la sua disponibilità ed anche Ferrovie della Calabria sono d’accordo ad istituire una navetta per lo scalo calabrese), corse per i lavoratori agricoli, corse balneari (che si vorrebbero sopprire). Tuttò ciò perché - ha ribadito Laudadio - Castrovillari, da sola, non ha nessun futuro e il sistema di mobilità è determinante per superare l’isolamento.
Per finire un’annotazione: “Ben venga il federalismo fiscale e politico ma che faccia seguito ad una perequazione preliminare che ci porti ad un federalismo solidale”.L’incontro con il ministro Bianchi è stato aperto dall’on. Fernando Pignataro. Sono intervenuti Raffaele Topo, segretario cittadino del PDCI, on. Domenico Pappaterra, Commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Paolo Salvaggio, che ha consegnato lo studio di fattibilità commissionato dalla Comunità montana del Pollino nel 2001 sul treno verde del Parco, Mauro Cordasco (avvocato, candidato del PDCI), Pino Tonissi (architetto, candidato dei DS), Antonio De Septis (presidente consorzio operatori turistici).

 

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