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Rossano, si fa largo l' ipotesi serial killer circa la morte di una donna dall'apparente eta' di 25-30 anni, non ancora identificata, ritrovata martedi' scorso dai carabinieri chiusa in un sacco in una zona di campagna di Rossano ( sul greto del torrente " Colognati " ) dopo una telefonata anonima al 112. Nella stessa zona il 16 dicembre 2010 nell' area di Marina di Sibari e piu' precisamente alla foce del fiume " Stombi ", venne rinvenuto il cadavere di una straniera sotto i trent' anni, seminudo e con una ferita al cranio sepolto sotto la sabbia, addosso solo gli slip, parte del reggiseno e numerosi tagli sul resto del corpo, anche in quel caso sembrava che l' omicidio fosse avvenuto in zona diversa per poi essere trasportato li'. Tante analogie con l' omicidio di questa settimana, compreso il fatto che nessuno ne ha denunciato la scomparsa. Altri particolari simili in entrambi gli omicidi: le vittime avevano lo stesso colore di capelli e probabilmente il fatto che entrambi vivessero nella stessa zona. Certo, non si puo' provare la serialita' degli omicidi in base a cosi' poco anche perche' i probabili ambienti da cui provengono le ragazze hanno metodi punitivi senza scrupoli che facilmente arrivano a sfregiare le vittime con lame e ad uccidere se si ribellano alla vita a cui sono in gran parte costrette. Le indagini della procura di Rossano vanno avanti cosi' come le perizie ma non senza grandi difficolta', derivanti soprattutto dall' omertoso ambiente in cui le vittime vivevano.
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