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Il gruppo francese Veolia lascia la Calabria si salva dal fallimento e inguaia i fornitori - E' davvero sempre la stessa storia, solo che stavolta le responsabilita' non risiedono solo nei vertici regionali ma in realta' interessano poteri forti anzi fortissimi che hanno permesso ad una realta' francese di sfruttare e prendersi beffa dei calabresi. Chi è Veolia: Veolia Servizi Ambientali, è una società costituita nel 2000 come filiale di Veolia Enviromental Services, con lo scopo di sviluppare iniziative nel campo ambientale sul territorio italiano ed entrare in un nuovo mercato ricco di opportunità. Negli anni scorsi Veolia Servizi Ambientali ha rilevato il 75% della Tmt S.p.A Tecnitalia, ramo gestionale della Tme. S.p.A. – Termomeccanica Ecologia ed oggi denominata Veolia Servizi Ambientali Tecnitalia S.p.A., comprendente quattro impianti di termovalorizzazione in funzione, sei impianti di trattamento meccanico dei rifiuti e due discariche, divenendo di fatto il leader sul territorio nazionale nel campo della gestione degli impianti di trattamento rifiuti. La Tec. S.p.A. Termo Energia Calabria è una società controllata da Veolia Servizi Ambientali –Tecni – Italia SpA per la gestione degli impianti facenti parte del Sistema Integrato di smaltimento rifiuti di Calabria Sud: il termovalorizzatore di Gioia Tauro e gli impianti di selezione e compostaggio di Gioia Tauro , Rossano , Crotone, Siderno e Sambatello. Il colosso detiene-deteneva anche una quota significativa in Sorical ( gestione acqua, societa' che i comuni calabresi ben conoscono ). L' ultimo atto del grande bluff messo in atto si è consumato oggi con l'approvazione da parte della maggioranza dei creditori del concordato preventivo di Veolia presso il Tribunale di La Spezia che salva il colosso francese dal fallimento ma danneggia gravemente le imprese calabresi fornitrici della societa' che hanno gestito fino a novembre scorso il sistema rifiuti Calabria Sud. Si riduce, infatti, al solo 2% il ripiano dei debiti nei confronti degli imprenditori calabresi che hanno fornito i servizi. Un importo talmente irrisorio da suscitare la reazione irritata dei vertici confindustriali e la decisione di avviare un approfondimento con i propri legali per esplorare ogni possibile azione volta a tutelare i legittimi interessi delle imprese associate. E' evidente - sottolinea Confindustria - che l'uscita di Veolia dalla scena calabrese lascia strascichi estremamente pesanti non solo per il futuro del sistema regionale dei rifiuti ma anche per il mancato pagamento dei servizi e delle forniture che le imprese calabresi in questi anni hanno garantito. Si spiega cosi’ il caos in materia rifiuti che la regione sta vivendo nonostante i fiumi di euro bruciati nel corso di questi anni. Quasi inutile sottolineare anche i risvolti malavitosi che si accompagnano alla vicenda, l’ inceneritore di Gioia Tauro ad esempio che nei mesi scorsi è finito sotto inchiesta per intrecci tra la ‘ndrangheta e la mafia russa. Dal procedimento denominato “ Octopus “sul quale ha indagato la Dda di Brescia sarebbe emerso che la criminalità russa, investe i suoi profitti anche nel nostro paese con chiari riferimenti all’inceneritore di Gioia Tauro.
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