PRESENTATO AGLI STUDENTI DEL LICEO " E. MATTEI " DI CASTROVILLARI IL LIBRO DELLA GIORNALISTA RAI ANNAROSA MACRI' " ALI' VOLEVA VOLARE " et  at:  16/03/2013  

SIAMO TUTTI SPECCHI DELL' UMANO TRANSITO - Presentato agli studenti del liceo " E. Mattei " di CASTROVILLARI il libro della giornalista Rai Annarosa Macri' " Ali' voleva volare " sullo spinoso tema dell' immigrazione. Animato dibattito tra i liceali. Entusiasti i relatori. - Annarosa MACRI’, scrittrice e giornalista Rai, a lungo collaboratrice di Enzo BIAGI, ha tenuto un incontro ieri, 15 Marzo 2013, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “E. Mattei” di Castrovillari, a proposito del suo libro "Alì voleva volare", pubblicato dalla casa editrice Abramo nel 2010. Accompagnata dalla sceneggiatrice Enza PAPA e dall’assessore provinciale alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza, Mimmo BEVACQUA , è stata accolta dalle calorose parole di benvenuto che la dirigente del Liceo “E. Mattei” , dott.ssa Giuseppina CAMPANELLA, ha rivolto ai suoi illustri ospiti, ricordando come la Scuola sia impegnata in primo piano a colmare l’eventuale divario tra aula e mondo esterno, coltivando l’impegno dei giovani e valorizzandone i talenti. Formando una nutrita platea di studenti, delle classi quarte e quinte, accompagnati dai loro docenti, i giovani hanno potuto porre domande e rilasciare testimonianze- definite dalla stessa MACRI’ “lucidamente critiche”- sullo spinoso problema dell’immigrazione, fenomeno sul quale l’autrice del libro indaga attraverso  reportage giornalistici e racconti di vita presi dal vero, sottraendoli alla superficialità della cronaca. Con indignazione e tanta energia, conoscenza dei fatti e carattere battagliero, nell’introduzione del libro l’autrice si autoproclama “extracomunitaria ad honorem”, prendendo le distanze dall’oscurantismo di chi vede negli extracomunitari degli invasori pericolosi da tenere alla larga e utilizzare solo per i lavori più umili ed estenuanti, pura manovalanza senza anima.
Sono i fatti di Rosarno, la “guerriglia urbana di neri contro bianchi, ex emigrati in mezzo mondo contro immigranti da un altro mondo”, che hanno dato stura a questo sfogo traboccante. Troppo triste e disumano per non reagire e la MACRI’ lo fa con la scrittura, nero su bianco, per lasciare un segno, per fare riflettere. La sua professione le ha dato l’opportunità di incontrare molte persone, di vivere tante storie attraverso i loro racconti e le loro vite. In questo libro le restituisce al lettore, condividendo esperienze ed emozioni. Il dibattito sulle tematiche del libro di Anna Rosa MACRI’ è stato preceduto dalla proiezione del cortometraggio “Uno specchio d’umano transito”, un film di Alessandro GORDANO, vincitore al concorso “Occhio sulla Calabria” al Riace Festival del 2012, girato tra Riace, Badolato ed Acquaformosa, e presentato agli studenti da Enza PAPA, coautrice insieme al regista del soggetto e della sceneggiatura. Alle numerose domande degli studenti dopo la proiezione del film, la PAPA ha risposto con competenza e suscitando tra i giovani ulteriori curiosità, anche a proposito del titolo del cortometraggio che prende spunto da un’opera di Girolamo DE RADA,  poeta e scrittore calabro-albanese (Macchia Albanese, Cosenza, 1814 - S. Demetrio Corone 1903) autore, tra l’altro, per l’appunto, dell’opera Uno specchio di Umano Transito (1897) e che -occorre ricordare- diede inizio col poemetto Milosao (1836) al movimento risorgimentale albanese di cui fino alla morte fu uno dei maggiori animatori. Il Milosao è composto da una serie d'ispiratissimi idillî dove affiorano le peculiarità etniche degli Albanesi che si rifugiarono dall'Albania in Italia nel sec. 15º e hanno conservato lingua e tradizioni della madrepatria. A conclusione dell’incontro, l’assessore provinciale alle politiche sociali e vice presidente della Provincia , Mimmo BEVACQUA,  ha dichiarato :” Abbiamo pensato di promuovere questa serie di incontri perché i nostri giovani possano imparare a guardare ai migranti con lo sguardo attento e curioso di chi si apre al mondo e a considerarli come una risorsa e un’opportunità e non come una minaccia sociale”. F.M.B. 

 

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