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Castrovillari e del comprensorio
| ACCORPAMENTO DELL' OSPEDALE DI CASTROVILLARI - E' STATA UNA GIORNATA ALL' INSEGNA DELLA PROTESTA PER IL COMPRENSORIO POLLINO-SIBARITIDE SUL VERSANTE SANITA' | et at: 11/01/2013 |
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Accorpamento dell' ospedale di Castrovillari - E' stata una giornata all' insegna della protesta per il comprensorio Pollino-Sibaritide sul versante sanita', un sit-in pacifico con in testa alcune figure istituzionali si è tenuto nei pressi del Consiglio Regionale a Reggio Calabria. Nonostante il mancato obiettivo della trasferta, cioe' il ritiro del famigerato Decreto Regionale n° 191 del 20 dicembre 2012 con cui il Commissario Straordinario per la Sanità in Calabria ha disposto l’accorpamento dell’Ospedale Spoke di Castrovillari, con quello di " Base e di Montagna " di Acri, un grazie enorme il comprensorio lo deve a chi per tutti ha portato in quel di Reggio Calabria un no convinto al decreto " Scopelliti-Trematerra ". Come si diceva una delegazione anche istituzionale costituita dal sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito (Coordinatore del Comitato per la Salute nell’Area del Pollino e della Sibaritide ), da Giovanni Manoccio sindaco di Acquaformosa, da Francesco Di Leone sindaco di Morano Calabro e consigliere provinciale, da Vincenzo Tamburi sindaco di San Basile, da Francesco Pellicano sindaco di Frascineto, dal consigliere comunale Ferdinando Laghi e dai consiglieri alla provincia di Cosenza Rosa e Vico a cui si è unito il consigliere regionale Talarico è stata ricevuta dal Presidente della Commissione Regionale alla Sanità, Nazzareno Salerno e dall'avv. Zoccali, ma fatti alla mano, la Regione non si smuove dalla sua posizione e si trincera dietro un quanto mai antitetico: " non cambiera' nulla " ed allora perche' è stato emanato un decreto? La domanda sorge spontanea ma non ottiene risposta concreta. Una protesta che ha messo a nudo altre tristi realta', quale l' incomunicabilita' di fondo nonostante l' abuso dei socialnetwork tra territorio ed istituzioni regionali. Il Governo Scopelliti alla pari degli altri ha semplicemente continuato a considerare l' altra meta' della Calabria un sobborgo di Cosenza, su cinque ASP, quattro sorgono nella meta' meridionale, ovvio lo stesso e non ci si stanchera' mai di dirlo vale per le province, soppresse o no. Un decreto che non solo non risponde alle necessita' del territorio ma che lo beffa perche' di fatto non ne tiene conto. L' ospedale spoke di Castrovillari è ancora in attesa dei 232 posti letto, delle sale operatorie inutilizzate per mancanza dei suppellettili e di tutto cio' che è stato programmato al Tavolo Massicci. Intanto la protesta non si ferma e lunedi' 14 gennaio con partenza alle 19.30 è prevista a Castrovillari una fiaccolata che partira' da Piazza Municipio per dare ancora segnali ad un' amministrazione regionale che come tante altre dimostra di cibarsi di mala politica.
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