NASCE IL CONSORZIO ETICO, NETWORK TRA I COMUNI ITALIANI PER LA PREVENZIONE CONTRO LE DROGHE E L' ABUSO DI ALCOL et  at:  07/01/2013  

Nasce il Consorzio Etico, network tra i Comuni italiani per la prevenzione contro le droghe e l’abuso di alcol - Un network tra i comuni italiani per la prevenzione contro l’uso delle droghe e l’abuso di alcol: è il logico approdo di un percorso che nasce da uno studio approfondito del problema e che sta finalmente prendendo forma con la stipula, nei giorni scorsi, di un accordo tra la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento politiche antidroga, attraverso la persona del capo dipartimento il dottor Giovanni Serpelloni, e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I.), tramite il suo presidente Graziano Delrio. L’ufficializzazione dell’accordo per l’adesione al Consorzio Etico – questo l’esatta denominazione del network – apre un nuovo, importante fronte nell’azione di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcolici coinvolgendo le istituzioni territoriali e locali, la scuola e le famiglie in una battaglia anche culturale e senza tregua contro un flagello che tutti i più recenti dati epidemiologici su base scientifica danno come socialmente rilevante, malgrado i progressi fatti sul piano dell’informazione e della repressione.  Il Consorzio Etico – sostanzialmente “un gruppo di persone di riconosciute qualità  (si va dai rappresentanti istituzionali ai più noti personaggi della cultura, dello sport e dello spettacolo) che si uniscono volontariamente in un territorio per formare una vera e propria ‘community contro le droghe’, al fine di testimoniare in modo credibile il valore essenziale e positivo di stili di vita sani, impermeabili all’uso di droghe o alcol”, come lo descrive la dottoressa Giovanna D’Ingianna, consigliere comunale di Castrovillari con delega ai rapporti istituzionali, di fresca nomina quale membro della commissione Affari Sociali e Welfare dell’Anci nazionale: è lei che si occuperà istituzionalmente del recepimento e dell’attuazione del progetto in seno alla comunità castrovillarese, un compito al contempo delicato ed esaltante per una persona da molto tempo impegnata, sia professionalmente che politicamente, in vari settori del sociale – nasce sulla scorta delle conoscenze acquisite dai più autorevoli studi scientifici nazionali ed internazionali sui consumi di alcol e di sostanze stupefacenti e sulle conseguenze di tali consumi sulla salute psicofisica delle persone, in particolare dei giovanissimi.  “Da questi studi – afferma la dottoressa D’Ingianna – emergono l’importanza di un’azione culturale forte per l’affermazione di valori positivi e di stili di vita corretti, nonché il ruolo educativo ed esemplare della famiglia e della scuola”. Se sul piano legale e medico, infatti, la battaglia contro l’uso (occasionale o abituale) di droghe sta producendo effetti molto positivi, con una incoraggiante tendenza alla riduzione dei consumi, pur se a fronte di un considerevole potenziamento dei canali informatici attivi per l’acquisto di sostanze come la marijuana e le metamfetamine), “è la disapprovazione sociale – ossia il dissenso che la comunità esprime nei confronti di un comportamento considerato fortemente negativo per l’individuo e la comunità stessa – ad essere percepita dall’individuo con sempre maggiore forza e può quindi funzionare egregiamente come deterrente contro i comportamenti a rischio, come dimostrano i minori consumi di marijuana là dove più forte è l’azione di contrasto sociale”. Ecco perché il nascente Consorzio Etico “intende svolgere un ruolo preminentemente culturale assumendo come presupposti essenziali della sua azione la promozione del ruolo educativo e preventivo della famiglia e della comunità sociale, la responsabilizzazione dei più giovani a favore di stili di vita corretti, l’assunzione del principio secondo cui la dipendenza da droghe e alcol è una malattia del cervello che è possibile prevenire ed eventualmente curare e guarire, il sostegno al diritto di bambini e adolescenti ad essere protetti dall’offerta di sostanze nocive”. Tutto ciò, sulla base della più stretta collaborazione tra i comuni aderenti   –  tra i quali per l’appunto Castrovillari “che ad ogni livello vuole essere parte attiva di un progetto sociale di altissimo profilo e rilievo”. Questi enti potranno tra l’altro usufruire gratuitamente di materiali informativi sulla prevenzione, in particolare quelli di tipo scientifico (studi, rapporti, articoli, etc.) e anche provenienti da campagne nazionali, per la più ampia diffusione possibile ai cittadini, potranno partecipare ad eventi formativi ed informativi in materia di tossicodipendenze organizzati dal DPA ed accedere alle selezioni per l’ammissione ai percorsi di formazione annuale presso la National School on Addiction.    Antonello Fazio

 

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