SANITA', ACCORPAMENTO OSPEDALI CASTROVILLARI E ACRI LE OSSERVAZIONI DELL' ASSOCIAZIONE " CITTA' SOLIDALE " - L’ATTO AZIENDALE RIENTRA NELLA SFERA DEL DIRITTO PUBBLICO A TUTTI GLI EFFETTI et  at:  04/01/2013  




COMUNICATO A CURA DELL' ASSOCIAZIONE CITTA' SOLIDALE - Oggetto : Osservazioni sull' illegittimita'  del  D.P.G.R.  n° 191 del 20-12-2012 . Alla luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, circa la sciagurata ed illegittima decisione del Presidente   della Giunta regionale della Calabria che, stravolgendo ogni forma di protocollo giuridico- amministrativo  e compiendo un gravissimo atto di scorrettezza politica- istituzionale, ha dichiarato “ spoke” gli Ospedali di Castrovillari e di Acri accorpandoli, si è riunito il Direttivo di questa Associazione per discutere sull’ incresciosissima situazione e per deliberare  il seguente documento, ritenuto un contributo fattivo nella discussione in atto. Precisiamo che le seguenti considerazioni, di pregevole contenuto giuridico-amministrativo, sono frutto della collaborazione di alcuni nostri Soci. Esperti in Diritto ed in Amministrazione. “ Preliminarmente è stato rilevato che l’unico Piano Sanitario Regionale ancora vigente è quello del 2004, regolarmente approvato con legge regionale mai abrogata o modificata da successiva altra legge regionale.  Inoltre un Presidente di Giunta Regionale, anche nella sua funzione di Commissario della Sanità della Regione Calabria, non può sostituire una legge regionale, ancora in vigore, con uno o più Decreti di Presidenza di Giunta : nessuna norma consente questo, avendo i decreti, nel caso in specie, soltanto un valore attuativo e non sostitutivo della legge regionale di cui trattasi. Da quanto sopra  discende che il recente D.P.G.R. n° 191 del 20-12-2012, che accorpa l’Ospedale di Castrovillari a quello di Acri, al pari degli altri precedenti decreti del Presidente Scopelliti che hanno modificato l’assetto organizzativo del “Piano Luzzo” del 2004, è da ritenersi giuridicamente nullo. In secondo luogo è stato sottolineato che le linee – guida regionali per la predisposizione degli Atti Aziendali delle AA.SS.PP e delle AA.OO. della Calabria, non risultano ancora approvate definitivamente dal cosiddetto  “Tavolo Massicci” ministeriale e, pertanto, in assenza di un preciso Atto Aziendale dell’A.S.P. di Cosenza che stabilisca l’articolazione interna della rete ospedaliera e territoriale con le Unità Operative semplici o complesse ad esse correlate, non è assolutamente possibile considerare giuridicamente valido alcun provvedimento di ridefinizione organizzativa, se non per mero potere organizzativo provvisorio. Infine, anche l’ultimo Atto Aziendale predisposto dall’A.S.P. di Cosenza e non ancora approvato dalla Regione Calabria prevedeva l’articolazione interna delle Strutture Sanitarie Ospedaliere individuando l’Ospedale di Castrovillari unicamente come Presidio “Spoke” e quello di Acri come “ospedale di montagna”, ciò significando che, configurandosi l’Atto Aziendale come un atto di diritto pubblico a tutti gli effetti, nessun decreto, pur presidenziale che sia, può modificarne la sua essenzialità.”  Inoltre questa Associazione si sta adoperando per un coinvolgimento, in questa  vicenda  per alcuni aspetti drammatica, di altre Associazioni di Castrovillari e del Territorio per dare un contributo fattivo, organizzativo e di idee, per la risoluzione di questa problematica che sconvolge non solo il tradizionale assetto della Città e del Territorio ma, soprattutto, priva i Cittadini di uno strumento essenziale per la loro stessa sopravvivenza.   IL PRESIDENTE  Prof. Giovanni DONATO

 

      Tell A Friend




RSS Feed