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Castrovillari e del comprensorio
| NOTA STAMPA DEL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD CASTROVILLARI - ANTONELLO POMPILIO-IL SINDACO TIRATO PER LA GIACCA | et at: 01/12/2012 |
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Nota stampa del segretario del circolo Pd Castrovillari - Antonello Pompilio-IL SINDACO TIRATO PER LA GIACCA - Sono passati appena sei mesi dalle elezioni comunali e, in spregio agli impegni di responsabilità e di discontinuità con i metodi cui ci aveva abituato la giunta di centro – destra, taluni esponenti della neo eletta maggioranza di centrosinistra hanno pensato, male, di rinverdirne i fasti. L’occasione, o meglio il pretesto, gli è stato fornito dalla discussione consiliare sull’assestamento di bilancio determinato dalla necessità di prevedere, in entrata alcune poste attive - circa 2 milioni di euro per progetti PISL e circa 5 milioni di euro per la depurazione delle acque - e di adeguare il bilancio ai dettami della “spending review”. Dunque un assestamento positivo perché registrava i primi frutti positivi della neo nominata giunta e per la necessità di “tagliare” spese oggi non indispensabili per far quadrare i conti. Certo tutto è opinabile, discutibile e migliorabile ma, in un gruppo consiliare di maggioranza, così come in ogni gruppo di lavoro, i rilievi, le osservazioni e le discussioni, di solito, avvengono lealmente nelle sedi a ciò deputate. Nel nostro caso, invece, nella riunione convocata dal Sindaco per illustrare i contenuti dell’assestamento di bilancio, nessuno dei “congiurati” presenti ha mosso rilievi, osservazioni dubbi od altro. Salvo a scoprire, in consiglio, che l’atto che la Giunta proponeva, peraltro munito di tutti i pareri richiesti, era addirittura illegittimo perché violava una norma di legge. Il Sindaco e la sua giunta avrebbero voluto imporre al consiglio un atto illegittimo e taluni paladini della legalità hanno tentato d’impedirlo. Purtroppo, o meglio, per fortuna, non ci sono riusciti e, credo, non siano riusciti neanche ad ottenere il loro meno nobile intento. E sì, perché se uno vuol realmente costruire o migliorare o rettificare una proposta chiama lealmente il capo dell’amministrazione o il proprio capogruppo o, infine, il proprio segretario di partito e pone lealmente il problema non chiama chi sa aderirà alla proposta di “sabotaggio” per recondite, poi non troppo, motivazioni. Se un atto è illegittimo, chiaramente illegittimo, com’è stato definito con veemenza, non s’astiene, vota contro. Ed è suo dovere fare ciò. Se s’astiene vuol dire che l’atto, ribadisco munito di tutti i pareri richiesti, illegittimo non è e vuol soltanto lanciare un messaggio. Che il destinatario ben ha fatto a rispedire al mittente. Antonello Pompilio
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