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Dimensionamento scolastico - Le norme sul dimensionamento scolastico, contenute nell’articolo 19 del decreto legge n. 98/2011, sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale con la sentenza 147 del 7 giugno 2012. Pertanto la Conferenza Stato- Regioni è addivenuta ad un accordo che penalizza ulteriormente le Istituzioni scolastiche, eliminando anche le deroghe ( Istituti siti in piccole isole, in comunità montane e in aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche) che erano contenute nel menzionato decreto legge, stabilendo che, per il triennio 2012/ 2013, il numero delle Autonomie è definito dividendo per 900 il numero degli alunni iscritti alle scuole statali nell'Organico di diritto del primo anno scolastico di riferimento del triennio, integrato dal parametro della densità degli abitanti per Kmq. Questo provvedimento ridurrà drasticamente, sul territorio nazionale, le Autonomie che passeranno da 9.135 a 8.894 che, in realtà sono 8.787 se non si calcolano i 107 CPIA di nuova istituzione. In Provincia di Cosenza, per quanto riguarda noi, si prevedono 124 Autonomie, poiché la Regione Calabria ha stabilito che le Istituzione scolastiche per mantenerle dovranno raggiungere un numero di alunni pari a 850 ! Dall’analisi di queste cifre si evince chiaramente che la Scuola viene ulteriormente penalizzata e depauperata, sulla scia di provvedimenti, anche dei decenni trascorsi, che ne hanno ridotto i Personale, sia Docente che ATA , creando, anche numerosi disagi agli Alunni, alle Famiglie ed ai Territori di appartenenza. Per quanto riguarda il nostro Distretto Scolastico, se l’applicazione di queste norme dovesse essere rigida, potrebbe prevedersi un’ecatombe di Autonomie, faticosamente mantenute negli scorsi anni, con ripercussioni, anche , sugli Istituti superiori di Castrovillari! A dire il vero, dai primi colloqui informali con l’Amministrazione provinciale, è emersa la volontà, fermo rimanendo il numero delle 124 Autonomie, di evitare eccessive penalizzazioni per le nostre Istituzioni scolastiche. Ad ogni buon fine, alla luce di quanto affermato, ritengo sia necessario, sin da subito, sensibilizzare le Istituzioni politiche ed i Sindacati di categoria per verificare se esiste la possibilità di una modifica di queste norme ulteriormente restrittive , anche perchè , nell'ambito del contingente assegnato, le Regioni “ definiscono autonomamente il numero degli alunni per ogni istituzione scolastica a seconda delle diverse realtà territoriali”, come si legge nel menzionato accordo. In attesa di ulteriori comunicazioni ed in vista di un incontro collegiale, non appena avremo notizie più concrete, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti. IL PRESIDENTE-COMMISSARIO Prof. Giovanni DONATO
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