CENTRALITA' DELLA PERSONA: REALTA' O OBBIETTIVO DA RAGGIUNGERE? ITALIA TRA GLI ULTIMI IN EUROPA PER RISORSE DESTINATE ALLA PROTEZIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON DISABILITA' MA HA ANCHE LA MIGLIORE INCLUSIONE SCOLASTICA et  at:  18/10/2012  

Centralità della persona: realtà o obbiettivo da raggiungere? Italia tra gli ultimi in Europa per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità ma ha anche la migliore inclusione scolastica - Centralità della persona: realtà o obbiettivo da raggiungere? - Il quadro che emerge dal quarto approfondimento realizzato nell’ambito del progetto di ricerca “Centralità della persona: realtà o obbiettivo da raggiungere?” promosso e interamente finanziato dalla Fondazione Cesare Serono e realizzato in collaborazione col Censis, caratterizza lo scenario italiano per alcune luci, ma soprattutto per diverse ombre. In primis il dibattito pubblico sui diritti delle persone con disabilità, che in altri Paesi è particolarmente vitale, in Italia sembra rimanere appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori, quando non solo delle persone che si trovano ad avere a che fare con la disabilità in prima persona, e i temi della disabilità ottengono con estrema difficoltà l’ attenzione dei media (salvo alcune meritevoli eccezioni) e soprattutto appaiono nelle agende pubbliche solo quando si tratta di immaginare ipotesi di “recupero” di spesa, anziché nuovi e più importanti investimenti. Ne è un segnale, forse indiretto, anche l’arretratezza degli strumenti concettuali con i quali la disabilità viene affrontata, anche a livello statistico, laddove non esiste nel nostro Paese una indagine dedicata alle persone con disabilità: i dati attualmente disponibili risalgono ormai a circa 8 anni fa (l’indagine Multiscopo dell’Istat 2004-2005) e risentono di un’impostazione metodologica abbastanza obsoleta, ma rimangono a tutt’oggi l’unica fonte ufficiale ed affidabile per l’analisi del fenomeno. L' Italia spende per altro per la disabilità complessivamente poco: secondo il dato Eurostat del 2009 si tratta di 440 euro pro capite all’anno, contro la media europea di 530 che, nel confronto con gli altri grandi Paesi, risulta superiore solo alla Spagna (395 € annui procapite). Soprattutto colpisce quanto poco sviluppata sia la spesa per i servizi in natura, solo 23€ pro-capite annui, meno di un quinto della media europea, e inferiore anche al dato della Spagna. Si tratta di un quadro che trova riscontro in quanto rilevato nella rilevazione sulle ASL, alla quale hanno complessivamente partecipato 35 aziende su un totale di 147. D’altro canto il confronto europeo ha permesso di mettere in luce anche un’eccellenza italiana, ossia l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Si tratta di una conquista che, seppure con tutte le difficoltà che comporta nella quotidianità, rappresenta un valore aggiunto fondamentale del sistema italiano, eredità di scelte coraggiose che hanno posto l’Italia all’avanguardia in questo ambito dell’inclusione delle persone con disabilità. E si tratta di un patrimonio tanto più rilevante se si pensa che in tutti gli altri Paesi europei persistono ancora quote più o meno rilevanti di alunni che seguono un percorso scolastico differenziato. 

 

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