CASTROVILLARI CONTINUANO GLI INCENDI È DI OGGI QUELLO DI C.DA CERASULLO et  at:  31/08/2012  

INCENDIO IN C.DA CERASULLO 30 AGOSTO 2012 - L' incendio che i cittadini hanno visto crescere, svilupparsi e segnalato per tutto il pomeriggio e sino a sera del 30 agosto è l' ennesima riprova che poco o nulla funziona in questa nostra Calabria e piu' in generale, nazione. Non funziona chi dovrebbe vigilare sull' ordine pubblico dopo sei incendi di natura dolosa in poco meno di due mesi non avere nemmeno uno straccio di indizio è grave. Il verde che cresce e vegeta è patrimonio universale in queste situazioni non è un' idea peregrina pensare ad un pattugliamento costante dell' area, lo stato paga per questo. Non funzionano le regole di ingaggio così potremmo definirle, la regione spende tantissimi euro in convenzioni: dalle associazioni all' affitto di elicotteri e canadair, tanti soldi ogni anno che, in dieci, avrebbero fruttato una intera pattuglia aerea e di proprieta' della regione. Per non parlare dei rischi che i volontari devono correre ed ai quali sembra giusto voler rischiare il meno possibile. Non funziona il coordinamento che in questi casi è assegnato al Corpo Forestale dello Stato, ma in fondo come potrebbe funzionare una stazione ( nel caso specifico quella di Morano calabro ) che ha di fronte un imponente territorio ed è costituita da solo quattro elementi, oggi quasi contemporaneamente un altro incendio andava fronteggiato nel territorio di Laino Borgo. A tutto cio' vanno aggiunti i vari interessi e tutti di natura economica in gioco. Certo in questi casi non si puo' escludere l' opera del mitomane ma il dubbio che tutto cio' accada per favorire i rimboschimenti o addirittura la stipula di convenzioni, sovviene. A parlare con chi opera si annotano troppi: " quello non ci compete! ". Allora che senso ha portarsi sul posto attrezzati di tutto punto e non intervenire per salvare anche un solo boschetto di querce. Occorre ribadire che il sistema di interventi antincendio non funziona e non ci sono scusanti basta guardare le montagne bruciate a destra e a manca. Quando siamo arrivati sul posto c' era un mezzo dei Vigili del Fuoco i quali secondo le regole di ingaggio di cui sopra non possono intervenire se il fuoco non minaccia di raggiungere le abitazioni o crei situazioni di pericolo evidente per i cittadini. Ma ci pensate un bosco brucia ci sono i professionisti del settore e non possono intervenire, è assurdo vero. Questa è l' ennesima beffa di un sistema che non ha regole idonee al raggiungimento dell' obiettivo. E questo è chiaro quando trovi dei cittadini che guidati dal solo senso civico spengono davvero con le mani il fuoco. Dopo aver visto un certo schieramento di forze è stato impossibile non chiedersi se chi doveva domare il fuoco si era ridotto a poco piu' di un guardiano, tranquilli del fatto che le fiamme salivano e non scendevano. Questo è stato lo stesso lietmotiv che ha visto bruciare i Pini Loricati poco tempo fa: l' importante è che non scende se sale brucia solo alberi. Vi proponiamo gli interventi del consigliere provinciale Riccardo Rosa e dell' ing. Fedele L' Avena con i quali ci siamo portati sul posto e che hanno contribuito attivamento al tentativo di spegnimento.

 

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