IL VICE SINDACO SANGINETI: COMPITO DEL COMUNE E' CREARE LE CONDIZIONI PER LO SVILUPPO ED IL LAVORO METTENDO IN RETE TUTTI I SOGGETTI PRESENTI SUL TERRITORIO et  at:  29/08/2012  

Settembre stagione dei funghi e per questo la Coldiretti si Affida a - Poppea -. I consigli del Ministero della Salute - Si affida a " Poppea " la Coldiretti, un vortice di aria fredda che dovrebbe portare la quantità di acqua giusta per favorire la crescita dei funghi. Questi organismi relativamente complessi ed importantissimi per l’ecologia dei diversi habitat, non possiedono clorofilla, accumulano glicogeno e si nutrono di sostanze già elaborate da altri esseri viventi  come saprofiti, parassiti o simbionti. Gli esemplari che chiamiamo funghi sono solo il frutto (Carpoforo) di una vegetazione, costituita da una serie di filamenti (ife) presenti nel terreno tutto l’anno, sotto le cortecce degli alberi ed in svariati ambienti. Crescono praticamente ovunque, ma l’habitat ideale è il bosco, a qualsiasi altitudine e sono indispensabili per la salvaguardia dell’ecosistema. La raccolta è regolamentata da una legge nazionale (352/1993) che prevede: - un limite massimo di raccolta; - vieta l’uso di rastrelli o altri strumenti che potrebbero danneggiare seriamente tutto l’apparato produttivo fungino; - il fungo deve essere raccolto intero, staccato dal micelio con movimento rotatorio e non tagliato, questo consente una sicura determinazione della specie; - non si devono raccogliere esemplari troppo giovani o in cattivo stato di conservazione; - la raccolta va riposta in contenitori che consentano la diffusione delle spore, vietando in ogni caso l’uso di sacchetti di plastica che ne accelerano la decomposizione; - non si devono distruggere gli esemplari che si ritengono velenosi, anche loro sono utili alla vita del bosco! Dai dati resi noti dal Centro Antiveleni di Milano, dal 1995 al 2011, sono pervenute 13.884 richieste di consulenza per intossicazione da funghi, il numero reale dei casi è sicuramente maggiore, sia perché coinvolti più commensali, sia perché non tutti si rivolgono al CAV di Milano ( i Centri Antiveleni in Italia sono solo 11 ). I sintomi determinati dall’ingestione di funghi velenosi o non commestibili, sono varie e in rapporto con la specie fungina implicata; in alcuni gravi casi, il fegato ha subito danni irreparabili rendendo necessario, quando è stato possibile, il trapianto dell’organo (15 casi). I decessi registrati (37 pazienti), dovrebbero indurre il consumatore a non rischiare la vita e consumare solo funghi controllati da un esperto! IN RELAZIONE AL TEMPO INTERCORSO TRA L’INGESTIONE DI FUNGHI TOSSICI E LA COMPARSA DI SINTOMI, SI DISTINGUONO: SINDROMI A BREVE LATENZA e SINDROMI A LUNGA LATENZA. - SINDROMI A BREVE LATENZA: I sintomi compaiono da 30 minuti a 6 ore dall’ingestione e si risolvono in circa 24 ore: BASSO RISCHIO PER LA VITA - Sindrome GASTROINTESTINALE (nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione) Sindrome PANTERINICA (sonnolenza, agitazione, disorientamento, convulsioni), Sindrome MUSCARINICA (sudorazione, lacrimazione, ipotensione, difficoltà respiratorie), Sindrome PSICOTROPA (allucinazioni), Sindrome COPRINICA (in associazione ad alcool: arrossamento cutaneo, agitazione, ipotensione), Sindrome PAXILLICA (per ingestioni ripetute, anemia emolitica), Sindrome NEFROTOSSICA (insufficienza renale transitoria). SINDROMI A LUNGA LATENZA: I sintomi compaiono da 6 a 20 ore dopo l’ngestione; ALTO RISCHIO PER LA VITA - Sindrome FALLOIDEA (ripetuti episodi di vomito e diarrea, epatite, acuta con possibile necessità di trapianto. È potenzialmente mortale), Sindrome ORELLANICA (insufficienza renale con necessità di dialisi o trapianto), Sindrome GIROMITRICA (sonnolenza, agitazione, convulsioni, contrattura muscolare, anemia emolitica, danno epatorenale). Le manifestazioni determinate dai funghi tossici spesso possono essere confuse con sindromi influenzali e come tali vengono trattate, con un pericoloso ritardo nella impostazione della terapia adeguata. A tal proposito si segnala che l' unico Centro Antiveleni al sud si trova a Napoli. A Castrovillari ha sede l' Ispettorato micologico a cui ci si puo' rivolgere: ASL 2 Dipartimento Prevenzione - Via Po, 74 oppure telefonare ad uno dei seguenti numeri: 0981-485515/39 0981-485553/200020. I numeri di telefono indicati sono quelli forniti dal Ministero della Salute. Ricordiamo che è assolutamente necessario, prima di consumare i funghi raccolti farli analizzare da un ispettore micologo della ASL di zona, il servizio e' gratuito. PER CHI ACQUISTA I FUNGHI FRESCHI SPONTANEI PRESSO ESERCIZI DI VENDITA: Prima dell’acquisto verificare che la cassetta o l’involucro contenente i funghi siano muniti di un’etichetta attestante l’avvenuto controllo micologico da parte degli Ispettorati Micologici delle ASL, che si collocano all’interno del Dipartimento di Sanità Pubblica nel Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, deputati per legge al controllo; nel caso non sia presente il cartellino di controllo si consiglia di non acquistare il prodotto e di segnalare il fatto agli organi preposti al controllo degli alimenti (Ispettori sanitari, Tecnici della Prevenzione delle ASL, N.A.S., ecc.).
Le 10 Regole d’Oro per non intossicarsi con i funghi:
1 non consumare funghi non controllati da un vero Micologo
2 consumare quantità moderate
3 non somministrare ai bambini
4 non ingerire in gravidanza
5 consumare solo in perfetto stato di conservazione
6 consumare i funghi ben cotti e masticare correttamente
7 sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi
8 non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e coltivati (pesticidi)
9 non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo professionista
10 nei funghi sottolio si può sviluppare la tossina botulinica

 

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