SOPPRESSIONE DEI TRIBUNALI MINORI IN CALABRIA, CONSIGLIO REGIONALE STRAORDINARIO LUNEDI' 9 LUGLIO et  at:  07/07/2012  

Convocato in seduta straordinaria Il Consiglio regionale della Calabria dal Presidente Francesco Talarico che torna a riunirsi lunedì prossimo, 9 luglio, alle ore 10,00 per discutere e assumere eventuali determinazioni in merito al provvedimento del Governo che sopprime i Tribunali di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano. “La decisione di tagliare ben quattro sedi giudiziarie in Calabria, annunciata dal Ministro della Giustizia Severino, è insensata e irresponsabile – spiega Talarico-. Si tratta di una vera e propria fuga dello Stato da territori già soffocati da fenomeni pericolosissimi di criminalità organizzata che limitano da tempo le libertà democratiche dei cittadini. Servirebbe una intensificazione dell’azione delle istituzioni, sostenendo il lavoro che spesso in solitudine svolgono magistrati e forze dell’ordine impegnate sul campo e invece si risponde con tagli irragionevoli che comporteranno, come naturale conseguenza, una forte deflagrazione sociale indebolendo la già difficile azione di lotta alla mafia. Per noi – conclude Talarico – le sedi giudiziarie che si vogliono tagliare sono “insopprimibili” e lo spiegheremo chiaramente nel corso di un Consiglio regionale straordinario e d’urgenza che sarà aperto alle istituzioni locali ed agli ordini professionali interessati. Alla seduta straordinaria di Consiglio regionale, sono invitati a partecipare: i presidenti dei Tribunali, degli Ordini degli avvocati e i sindaci di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano; i prefetti e i presidenti di Provincia di Catanzaro e Cosenza; i sindacati nazionali di categoria e i parlamentari della regione. Sarà tutta la Calabria, spiega Talarico - nelle sue componenti istituzionali, sociali e civili, ad alzare la voce contro una decisione ingiusta, burocratica e insensibile di fronte alle insidie pericolose della criminalità organizzata -. La seduta sia pur con un  certo ritardo si rende necessaria per vanificare le scelte del governo centrale che appaiono prive, in questo caso, di ogni cognizione del territorio su cui si sta agendo.

 

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