22 MARZO: GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2012. CASTROVILLARI CONFERMA IL TREND IN DISCESA DEI CONSUMI - Coordinata dalla FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, la giornata spinge a riflettere sull'importanza del legame tra l'acqua, la sicurezza alimentare, l' uso e l' abuso, ma soprattutto a pensare a quei tanti milioni di uomini che ne soffrono la mancanza. E' dal 1993 che ricorre la celebrazione della Giornata Mondiale dell'Acqua istituita dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, il tema chiave di questa edizione pone l'accento su un particolare aspetto di questa vitale risorsa: "Il pianeta ha sete, perché il mondo ha fame", è questo il tema scelto per la Giornata Mondiale dell'Acqua 2012. Ogni giorno ciascun individuo ha bisogno di bere dai due ai quattro litri di acqua. Se questo è un dato noto più o meno a tutti, quello che per produrre l'alimentazione giornaliera di una persona occorrono da 2.000 a 5.000 litri d'acqua, lo è di meno. In modo crudo si potrebbe dunque affermare che è il fabbisogno di cibo che genera la carenza idrica. La terra, oggi deve nutrire circa sette miliardi di persone, cifra destinata ad aumentare a nove miliardi entro il 2050. Naturalmente, gestire la problematica della crescita della popolazione e garantire l'accesso a cibo nutriente ed al contempo, far sì che la disponibilità di questo elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza sia assicurata è un dovere di tutti. Ognuno di noi può dare il proprio contributo adottando nella quotidianità una serie di semplici azioni come ad esempio, un'attenzione maggiore rispetto alla filiera degli alimenti che scegliamo o la riduzione dello spreco, infatti il 30% del cibo prodotto a livello mondiale non viene consumato e l'acqua utilizzata nel ciclo produttivo è perduta inutilmente.Per poter sfamare l'intera popolazione è essenziale innanzitutto garantire l'acqua, in quantità sufficiente e qualità adeguata a tutti. La soluzione auspicabile sarebbe quella di produrre più cibo usando meno acqua, riducendo gli sprechi e le perdite, andando dunque verso regimi alimentari più sostenibili, le cosiddette diete a basso impatto ambientale e puntando verso la sicurezza alimentare e nutrizionale delle generazioni presenti e future. Relativamente a Castrovillari la rete di distribuzione delle acque potabili presenta un' estensione di 180 km, serve la totalità del centro abitato ed il 90% delle zone rurali, l' approviggionamento idropotabile è totalmente proveniente da falda ed avviene per mezzo di quattro sorgenti, due di proprieta' comunale e due di proprieta' regionale a cui negli anni, causa carenza idrica si sono aggiunti tre pozzi due di proprieta' regionale ed uno comunale. L' acqua raccolta viene convogliata in tre serbatoi dislocati in zona Monte sant' Angelo, c.da Crangia e C.da Petrosa. Il consumo medio di ogni cittadino castrovillarese in base ai metri cubi fatturati dal comune e relativi all' ultimo dato disponibile è di 188,74 litri pro capite al giorno dato che si conferma in discesa, nel 2002 era di 305