SI E' CONCLUSA LA SECONDA EDIZIONE DELLA FIERA SOCIALE DEL LIBRO et  at:  23/02/2014  

Si e' conclusa la seconda edizione della Fiera Sociale del Libro  - A conclusione della II edizione della Fiera sociale del Libro di Castrovillari.  Una bellissima esperienza per centinaia di studenti e per gli ospiti intervenuti. Un incontro culturale ed emozionale, contro ogni mistificazione e ogni visione plastificata della realta'. La II edizione della Fiera sociale del Libro di Castrovillari si e' conclusa da poche ore, nel clima affettuoso, amichevole e allegro, con cui si era aperta, venerdì scorso, tra scambi di saluti fra ospiti e spettatori e con la certezza di poter dare continuita' e radici ancora piu' robuste a questa esperienza.  Va dunque in archivio la Fiera sociale e per il successo ottenuto bisogna anzitutto ringraziare gli ospiti eccezionali accorsi a Castrovillari – tutti, senza eccezioni; ma come non citare il Goffredo Fofi che non la smetteva di ringraziare e salutare con parole dolci come il miele dette da lui che diplomatico e in vena di piaggerie non è mai stato, o l’Eraldo Affinati preso d’assalto dalle scolaresche locali, perché è un grande scrittore dei nostri tempi e perché è uno che vive la realtà vera (e dura, quella della gente qualunque) e non le baggianate sanremesi o sguaiatezze simili, così di moda in questo periodo. Poi c’è stato l’impegno dell’Amministrazione comunale di Castrovillari, sempre accanto alla manifestazione, solerte e amichevole, attenta a tutte le sue esigenze, anche se i tempi sono difficili e tante cose si possono, per il momento, solo sognare: il sindaco Domenico Lo Polito, il consigliere delegato alla Pubblica istruzione Giuseppe Russo, l’assessore alla Attività produttive Nicola Di Gerio, il consigliere Armando Garofalo, per citare solo quelli che hanno direttamente contribuito alla realizzazione del progetto. Progetto che è andato in porto anche per l’intervento concreto operato dalla Gas Pollino che, anche su impulso del presidente Gerry Rubini, sostiene la cultura le buone idee. E poi ancora, bisogna ricordare tanto il lavoro profuso con generosità e senso della collaborazione dal gruppo impegnato nei compiti organizzativi, quanto il prezioso contributo offerto a vario titolo da Giampiero Brunetti (infaticabile e puntuale come al solito), Fabio Cesana (maestro di suoni e luci), Carlo Maradei e Chiara Trombetti.  Un grazie di cuore alla Penny Wirton e alle scuole di Castrovillari, ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli studenti – evento nell’evento, per la loro capacità di emozionare, di dare vita e forma a ciò a cui prendono attivamente parte. Loro sono le scuole di frontiera, loro difendono i valori più profondi della nostra Costituzione: il diritto all’istruzione e ad avere un pensiero libero, l’uguaglianza, l’accoglienza, la solidarietà fra genti e fra popoli. Tra i credits, è giusto e doveroso citare - per la disponibilità, la collaborazione e la pazienza - gli editori e i librai partecipanti, naturalmente assieme ai loro vari collaboratori, come pure le famiglie dei tanti, tanti bambini che hanno vissuto l’esperienza dei “primi passi verso la lettura”. Infine, last but not least, lo straordinario lavoro di Marco Gatto, da direttore culturale della Fiera, come coordinatore di vari eventi, nelle vesti di direttore d’orchestra, anzi di (Nuova Synapsis) Ensemble. E’ stata una edizione ricca di spunti e di suggestioni. E’ stata l’edizione di Goffredo Fofi e Eraldo Affinati, due giganti della cultura italiana contemporanea, due figure adamantine per onestà intellettuale, impegno civile, coerenza e cortesia umana.  Due persone squisite, prima ancora che scrittori famosi e tanto altro, che si sono messe a disposizione della Fiera sociale e soprattutto degli studenti castrovillaresi fornendo una lezione di vita e di coraggio (ma anche di realismo: non ci sono azioni belle e facili, ogni cosa comporta delle conseguenze, anche avere il coraggio delle proprie idee: non andare in tv ogni giorno, per esempio, non significa essere dei falliti) che difficilmente sarà scordata e consegnandosi alle loro domande con completa disponibilità.  Con Affinati e Fofi si è discusso della centralità dei processi pedagogici e formativi delle nuove generazioni in quanto forza propulsiva – anche e soprattutto nei territori di frontiera, là dove l’emarginazione sociale è brutale esperienza quotidiana - per il cambiamento e il progresso. Se il tema portante dell’intera manifestazione è stato “ricostruire la comunità”, esso rappresenta una missione che deve necessariamente vedere uniti nella lotta intellettuali e studenti, operatori della cultura (specie nel campo dell’Editoria) e forze politiche progressiste e lungimiranti. Non solo analisi, quindi, ma proposte, engagement e speranze, anche se lo stesso Fofi si è detto “piuttosto pessimista circa i tempi che ci aspettano, perché probabilmente vedremo un mondo peggiore di questo. Un mondo fatto da ricchi sempre più ricchi e da poveri sempre più poveri. Da sfruttatori e da sfruttati. Da bambini fortunati e da altri, molti altri, contro cui si commettono le peggiori violenze, le più atroci nefandezze.” Un disvelamento anche pregno di amarezza, ma non privo di speranza, come dimostrano tanti scritti del maestro elementare di Gubbio. O dello scrittore romano Affinati, fondatore di quella Penny Wirton che si batte con ardore e risultati tangibili per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Basterebbe leggere qualche pagina di “Elogio del ripetente” (Mondadori), per capire la passione, le ragioni profonde e irrinunciabili che possono animare dei cuori saldi e onesti.  E’ stata, al contempo, anche l’edizione di Stas’ Gawronski, finalmente a Castrovillari dopo il tentativo purtroppo andato a vuoto lo scorso anno, quale figura di grande comunicatore, di scrittore capace di sfuggire alle lusinghe del mercato per dedicarsi con più libertà a programmi/progetti che oggi si sogliono definire di nicchia, espressione che suona come una diminutio e che invece dovrebbe voler dire “qualità”, “eleganza”, “profondità”.  Attorno a loro, un nutrito gruppo di intellettuali veri – docenti, scrittori, editori, giornalisti –, che ben hanno corroborato lo svolgimento della manifestazione e offrendo una notevole dimostrazione concreta di come si possa “ricostruire la comunità”: da Fausto Cozzetto a Fulvio Mazza, da Nicola Villa a Francesca Branca, Mauro Minervino, Carmela Filomia, Angelo Pandolfi, Domenico Talia, Antonio Tursi.   E poi un altrettanto corposo gruppo di eccellenti musicisti, espressione più autentica del valore di una scuola come il Conservatorio di Cosenza. Che ci sia trovati lungo i percorsi più canonici della musica classica o sulle vie della musica contemporanea, è giusto citarli tutti: Mariagaia Di Tommaso, Andrea Bosa, Giorgia Teodoro, Valentina Marchese, Stefano Cinnirella, Domenico Scicchitano, Francesca Manoccio, Alessandra Ciniglia, Rosaria Belmonte, Tommaso Greco, Alessandro Papaianni, Vincenzo Brogno. Tutti loro sono stati graditissimi ospiti di Castrovillari. Ospiti dentro la realtà di questo paese, nel cuore della Civita. Da dove la Fiera sociale del Libro continuerà a mandare segnali di vita culturale, sempre fedele alla sua vocazione di evento sociale, attenta ai temi e alle istanze che attraversano il vasto mondo della scuola (pubblica e di frontiera), tenace nel sostenere la cultura come pensiero critico, come esperienza civile decisamente contrapposta alla barbarie egoistica dilagante di questi tempi. A rivederci a presto. Antonello Fazio (uff. stampa Fiera sociale)

 

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