|
Castrovillari a sei mesi dalle elezioni comunali si delineano gli schieramenti, emergono le differenze e si accendono le schermaglie: tre i fronti uniti o quasi !- Manca ancora qualche mese prima delle elezioni comunali, si dovra' inoltre prima passare dalle elezioni referendarie sulla giustizia, ma il clima politico cittadino diventa sempre piu' frenetico. Da quanto piu' o meno dichiarato, fermo restando che resta tutto da verificare, la coalizione di centro-sinistra punterebbe sulla candidatura a sindaco dell' avv. Luca Donadio, una scelta ben accolta anche da una buona parte dell' area socialista così come del PD cittadino, su questo nominativo si attende l' esplicita posizione del M5S che in una prima fase, si era dichiarato contrario ad apparentamenti. Il centro-destra con ogni probabilita' e, nonostante le tante possibilita' puntera' sul dott. Giancarlo Lamenza, attuale vice presidente della provincia di Cosenza, gia' candidato a sindaco. Una scelta in linea con il modus operandi della coalizione in esame, nelle ultime elezioni storicamente almeno su Castrovillari ha nel limite delle possibilita' sempre ripresentato a sindaco il candidato precedente. Certo non mancano le fibrillazioni provenienti dall' area piu' centrista della coalizione che provano ad emergere ma le probabilita' per loro restano scarse. Il terzo probabile candidato è il dott. Ferdinando Laghi, attuale consigliere regionale per la lista " Tridico presidente " ed alla sua quinta ricandidatura come sindaco, raccoglie l' anima di molte associazioni cittadine. Lo scenario dovrebbe essere questo grosso modo, qualche variabile si potra' trovare nella composizione delle liste. Sul tappeto per il prossimo primo cittadino ci sono innumerevoli questioni a partire dalla situazione dell' ospedale di Castrovillari, ma anche del sempre piu' accentuato spopolamento che porta alla conseguente condanna alla chiusura per quelle poche attivita' commerciali rimaste, inoltre migliorare la vivibilita' di una città che si spegne giorno dopo giorno e sforzarsi nell’ inventarsi il lavoro per i tanti che continuano ad emigrare, un concetto quest’ ultimo sempre sulla bocca della maggioranza dei politici ma altrettanto inattuato passando poi ai fatti. Chi andra' a governare dovra' decidere se il futuro passa dalla composizione e ricomposizione continua del passato, come ormai da circa quarant’ anni siamo abituati, oppure se insieme al passato si puo' guardare almeno all' attuale, con la speranza di una visione futura per davvero. Sono temi cruciali ed anche di difficile soluzione, soprattutto se manca una visione di città, i cittadini dovrebbero richiedere ad ogni candidato a sindaco l' idea di sviluppo e l' azione che intende perseguire piuttosto che appiattirsi su piccole scaramucce, la citta' ha bisogno di idee ed anche nuove è un dato di fatto che si vive sempre peggio.
|