TIS, a Castrovillari tredici le unita' da stabilizzare entro il 31 luglio, aumentano i comuni aderenti in provincia di Cosenza. Il contributo e' passato a 54.000 euro per ciascun tirocinante - Servira' il prossimo consiglio comunale a Castrovillari per assumere una decisione in merito alla stabilizzazione dei tredici Tirocinanti di inclusione sociale ( TIS ) attualmente utilizzati dall' Ente in mansioni di vario tipo. E' infatti inserita tra i punti all' ordine del giorno del consiglio comunale del 30 luglio prossimo, l' informativa affidata al sindaco Lo Polito sulle intenzioni dell' Amministrazione comunale circa la stabilizzazione dei precari e su quanti ne potranno essere effettivamente stabilizzati. Com' è noto alcuni comuni tra cui Cosenza ma non solo non si ritengono soddisfatti per come è stata portata avanti la vertenza della stabilizzazione anche per via delle casse comunali sempre più magre. Ad ogni modo la regione Calabria in modo perentorio ha già fatto sapere che gli enti utilizzatori che non stabilizzeranno i Tis – attraverso l’avvio di un formale percorso da attivare tramite il Dipartimento Lavoro – entro il 31 luglio 2025, non potranno ovviamente più usufruire delle prestazioni di supporto alla propria amministrazione dei tirocinanti di inclusione sociale. Per i Tis che non verranno stabilizzati la Regione Calabria provvederà, dall’1 agosto 2025, a concludere il tirocinio con un periodo di formazione fino al termine previsto dal tirocinio stesso, con l’obiettivo di riconoscere le competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro. La Giunta della Regione Calabria ha approvato una delibera con la quale incrementa da 40mila a 54mila euro il contributo che darà ai Comuni per ogni Tirocinante di inclusione sociale under 60 che le amministrazioni stabilizzeranno entro il 31 luglio 2025. L' aumento del contributo regionale è stato possibile grazie - al via libera avuto dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile allo stanziamento, su esplicita richiesta della Regione, di ulteriori 64milioni per la dotazione del Programma operativo complementare della Calabria -. Con nota ufficiale Prot. n. 560437 del 25 luglio 2025, la Regione Calabria ha fornito chiarimenti sulla procedura di stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), già percettori di mobilità in deroga. Entro il 31 luglio, i Comuni sono chiamati ad approvare una delibera di Giunta che: esprima la volontà di procedere alla stabilizzazione dei TIS attualmente in servizio; indichi il numero di tirocinanti da stabilizzare; autorizzi l’attivazione della procedura tramite art. 16 della Legge 56/1987 (selezione semplificata attraverso il Centro per l’Impiego); faccia riferimento al contributo regionale di 54.000 euro per ciascun TIS, già stanziato fino al 2029; preveda l’aggiornamento del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione); assicuri il rispetto dell’equilibrio finanziario e l’impegno a completare gli adempimenti successivi entro il 31 agosto 2025. Il termine del 31 luglio è improrogabile e necessario per permettere alla Regione di individuare i tirocinanti non stabilizzati, da avviare eventualmente a percorsi di formazione e riqualificazione. Anche gli Enti in dissesto o predissesto possono procedere, previa autorizzazione della COSFEL, come previsto dalla normativa vigente. La procedura di assunzione si basa sull’art. 16 della L. 56/1987 e prevede: selezione tramite Centri per l’Impiego per profili esecutivi (licenza media); graduatorie basate su criteri oggettivi (anzianità di disoccupazione, ISEE, carichi familiari); possibilità per i Comuni di chiedere punteggi premiali per valorizzare l’esperienza TIS già svolta presso lo stesso Ente. Ricordiamo che nel corso di questi mesi, la Regione ha innalzato il contributo previsto per ciascun TIS da 25.000 a 54.000 euro, accogliendo le richieste di Sindaci e ANCI, e ha fornito tutta la documentazione utile, compresa la bozza di delibera da adottare. Si tratta di una concreta opportunità di stabilizzazione per centinaia di lavoratori che da anni garantiscono servizi essenziali nei Comuni calabresi.
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